E’ facile cambiare vita se sai come farlo, e ora voi lo sapete: Lolita Tea Party

E’ facile cambiare vita se sai come farlo, e ora voi lo sapete: Lolita Tea Party

Il potenziale sedativo del “carino” è esperienza comune. Studi scientifici hanno dimostrato una relazione positiva tra l’interesse che le donne mostrano nei confronti di cose “carine” – cuccioli, torte di panna, bamboline – e il livello di ormoni femminili nel sangue. In particolare, un test effettuato su un campione di 1 donna (che potrei essere io, oppure no) ha dimostrato che tra il 13° e il 16° giorno del ciclo le donne sono in grado di mandare in loop l’intera playlist dedicata a Bub, il gatto nano star di Youtube, commentando infallibilmente “Bub… è un gatto… eccezionalmente… carino“.

L’autenticamente bello agita, emoziona, commuove. Il carino placa, seda, calma. La bellezza è erotica, il carino è asessuato. E visto che il cibo, come il sesso, appartiene alla sfera delle pulsioni ancestrali, ne deriva che non dovrebbe essere carino.

Il problema del carino, che ha la sua manifestazione più esemplificativa nel cake design, è la pace dei sensi che si prova quando si arriva a dire: “Uh, è troppo carino per mangiarlo”. L’estetica nel cibo non dovrebbe placare, ma riempire la bocca di saliva.

Ho maturato la complessa ipotesi estetica, che chiamerei “Nutella concettuale” per la sua densità, incappando  in questo post: “Kawaii! Un viaggio nel mondo delle Lolita italiane”, sul (bel!) blog Tagliatelle al ragù.

Scopro che le “Lolite” italiane, invece di essere – filologicamente – interpreti della nobile arte di generare oscuro turbamento negli amici dei genitori intorno ai 16 anni, sono le seguaci della moda Lolita, che (cito)

“è nata in Giappone e si può dire che si ispiri ad una sorta di restaurazione vittoriana con abiti ispirati a quell’epoca. Nel tempo gli stili si sono diversificati andando verso il punk o il gotico”

Francesca “Itrill” Iapicca

Dopo le foto, c’è un’intervista a Francesca “Itrill” Iapicca, fondatrice del Forum delle Lolita italiane (sic!). Michela Iorio, autrice del blog, commenta:

“Uno dei vostri obiettivi è portare la bellezza e la “cuteness” in qualsiasi ambito della vostra vita. Ci sono modi differenti, è vero, ma anche in cucina ho visto cose deliziose! Soprattutto torte e pasticcini!”

E Francesca conferma:

 Ho imparato la gioia di mangiare qualcosa con gli occhi prima di tutto… anche se ora è molto più frustrante quando va tutto storto nonostante l’impegno. ;___;

[questo ;___; è un emoticon, o almeno credo. Il suo significato mi sfugge, N.d.R]

“prediligo (…) torte al pan di spagna farcite e ricoperte, angel food cakes, muffin alla frutta, cupcakes aromatizzati, biscotti secchi e al burro, macarons, budini, gelatine di frutta o latte”

 

[Crediti | Link: YouTube, Tagliatelle al ragù, Wikipedia, Flickr. Immagini: Vogue Girl Korea, Martina Sybelle Peloponesi]