Vi si rovini la sfoglia congelata se non guardate Benedetta Parodi. Se la guardate invece #moltobene

Vi si rovini la sfoglia congelata se non guardate Benedetta Parodi. Se la guardate invece #moltobene

Il 17 marzo è cominciato su Real Time il nuovo programma di Benedetta Parodi. Si chiama Molto bene e se per caso, in un attimo di distrazione ve lo doveste dimenticare, non preoccupatevi la super Benedetta in jeans e sneakers ve lo ricorderà ogni minuto. Ogni sua azione è accompagnata da un simpatico intercalare di #moltobene e anche altri effetti sonori coperti da diritto d’autore che riportiamo di seguito in modo capillare.

Questo post ha il preciso intento di farvi venire il nervoso, anche qualche tic se possibile. È un post multi sensoriale che vuole regalarvi l’atmosfera del programma.

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Per immergervi completamente e per entrare meglio nello spirito vi consigliamo di leggere le citazioni benedettine con tutte le E dannatamente aperte! “Pazzeeeeesco” per dire, è un ottimo esercizio che potete fare mettendovi davanti allo specchio e tenendo la bocca contratta in una sorta di finto sorriso.

La puntata comincia con la nostra che, in stile Nigella, è fuori dalla sua cucina e si appresta a mostrarci tutti i segreti per fare la spesa al mercato. In effetti chiede ad un giovane, che riconosco perché il suo banco di frutta e verdura è il più caro del mercato di Piazza Wagner di Milano, di darle 4 carciofi per cucinare una lasagnetta. Siccome dice Benedetta è il giorno del suo onomastico, è “San Benedetto, la rondine sotto il tetto” vuole cucinare i suoi piatti preferiti.

Non trovo sulla tastiera l’emoticons con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata.

Confesso che rispetto all’ultima volta che mi è capitato di vedere una sua trasmissione, il cuore mi si è intenerito. In Bake Off Italia l’ho trovata simpatica, cordiale.

Certo, perché non stava cucinando.

Benedetta Parodi - Molto beneMolto Bene - Benedetta ParodiMolto Bene - Benedetta Parodi

Dopo averci eruditi sull’acquisito dei carciofi, la ritroviamo in cucina, anzi “laboratorio” dice lei, in versione sportiva e confidenziale, vestita casual a raccogliersi i capelli e fermarli con la matita, mentre racconta di quanto è buono il curry.

Oltre alla lasagnetta infatti, Benedetta ci vuole preparare anche un fish curry. Comincia con un po’ d’olio “zaaaaaaccc”, e cominciano anche gli effetti sonori che tanto mi turbano. Merluzzo congelato, che tanto “con il curry che copre i sapori non vale la pena spendere per comprare un pesce più costoso” e spezie miste. Massacra una cipolla munita di un grande coltello, soffrigge, aggiunge le spezie, la curcuma “anti ossidante pazzeeeesco, zaaaaccc”, noce moscata “zac, zac, zac”. E aggiunge “taradadaaaaannn” la panna. In seguito aggiunge “gli allegri merluzzini surgelati”. Mi sono dimenticata di dirvi che il curry secondo Benedetta ha un profumo “pazzeeesco”. E che non si gira il merluzzo se non accompagnandosi con uno o due “zzzzaccchete”.

Nel frattempo il riso che aveva messo a bollire di fianco, le esplode. Perché se non sporca i fornelli, dice, non è contenta. Le proporzioni sono state fatte “alla filippina”, si versa il riso in pentola, ci si infila un dito dentro e poi sempre utilizzando il dito mi raccomando, si aggiunge il doppio dell’acqua. Come quando da bambini vi dicevano di tenere il fiocco dei pacchetti.

Ecco pronto il merluzzo al curry con nevicata di prezzemolo e riso bianco di accompagnamento. Sta attenta ad impiattare perché “Matilde vuole il riso in bianco e se glielo sporco già col curry sono rovinata”. Mi sembra evidente che come telespettatore sono una nullità. Non so chi sia Matilde, questo mi costringerà a fare come con Breaking Bad, vedermi la saga parodiana dal principio.

Fine della ricetta, #moltobene.

Sulle lasagnette, sarei tentata di raccontarvi tutto, perché c’è ancora spazio per irritarvi anche se non potete vedere il piano di lavoro, i fornelli, l’impugnatura del coltello. La ricetta per dire, non è male, lasagna di carciofi e burrata. Riporterò un’unica estrema citazione “Anche tagliare i carciofi, se lo si fa in chiave pilates, è un bell’esercizio per le braccia”.

La puntata si chiude con la preparazione di un dolce in 8 minuti, quello che mia nonna definirebbe una paraculata. Cestini di pasta fillo, fatti cuocere in forno “per 4 minuti a bomba” con yogurt, miele e frutta fresca. Una chiusura di forno con piedino e tanti tanti sorrisi per tutti #moltobene.

Molto Bene - Benedetta ParodiMolto Bene - Benedetta ParodiMolto Bene - Benedetta Parodi

Ma se tutto il mondo vuol diventare chef, che son tutti lì a recitare ricette chilometriche come il cardinale de “La Grande Bellezza”, perché ci piace Benedetta Parodi?

Azzardo delle ipotesi.

Ragazza della porta accanto.
Perfetta rappresentazione della vicina di casa simpatica, cordiale, un po’ maldestra.

La donna da imitare.
Rappresenta un modello, una milanobene cui aspirare, donna pratica e veloce, famiglia felice.

Vinci facile.
Se ti paragoni a lei, ti senti un idolo incontrastato della cucina. Serve come terapia settimanale.

Qualsiasi sia la vostra sindrome, non vi preoccupate, Benedetta ha in serbo per voi tante ricettine pazzzeeesche. Se non la guardate, vi si restringa il brasato e rovini irrimediabilmente la pasta tirata a mano. Così imparate la prossima volta a comprarla già fatta o congelata.

Se la guardate invece #moltobene.

[Crediti | Link e immagini: Real Time]