Se vuoi sapere tutto di una persona mangiaci insieme almeno una volta. Il dopocena

Se vuoi sapere tutto di una persona mangiaci insieme almeno una volta. Il dopocena

Ieri dicevamo che uno dei modi più efficaci per capire davvero i propri simili è invitarli a consumare un pasto insieme. Seguiva uno psicogalateo con i comportamenti da evitare a tavola, nel quale vi siete più o meno riconosciuti. Bene, ora la cena si è conclusa, raccolti gli indizi necessari abbiamo deciso che ci sarà un dopocena. Meglio essere preparati. Sempre con l’aiuto di “Il nuovo bon ton a tavola“, scritto da Roberta Schira per Salani (208 pag, 13,50 euro) uscito ieri in libreria.

BON TON DEL DOPOCENA.

E’ GENTILE, EDUCATO E SEXY:
Aspettare che lei sia entrata nel portone di casa, o che abbia avviato la macchina prima di andarsene.
Baciarsi appassionatamente in un portone.
Fare una carezza invece che la “manomorta”.
Un invito alle 21.
Un picnic sul lettone.
Il caminetto vero.
Il telefono staccato.
Un bouquet di fiori di campo lasciati sul sedile per lei.
Un bigliettino affettuoso nascosto nella tasca del suo cappotto.
Un brindisi in due coppe da champagne in macchina, in giardino, ovunuqe.
Una candela sul tavolo o in camera da letto, senza esagerare.
Le lenzuola di seta.

E’ SCORRETTO, BANALE E ANTIAFRODISIACO:
Piantarla al ristorante se non è carina come vi era sembrato.
Dire: “da te o da me?”
Il caminetto finto.
Proporre un privée al primo appuntamento.
Il cellulare acceso durante un tete-à-tete.
Invitarla a casa e offrirle un prosecco caldo.
Il sottofondo musicale di liscio.
La bottiglia di gazzosa in plastica a tavola.
Addormentsrsi sul divano al primo appuntamento.
Fare un invito a cena alle 7, così “poi non facciamo tardi”.
Invitarlo/a a cena e alzarsi a lavare i piatti.
Ordinare una camomilla.
Forzarla/o a bere superalcolici per approfittarsi di lei/lui.
Fare paragoni con gli/le ex.
Entrare in casa e infilarsi le pantofole di peluche.
Chiedere il bicarbonato perché non si è digerito.
Una cucina con luce al neon da ospedale.
La tovaglia presa con i punti del supermercato.
Parlare di soldi.
Parlare di parenti, bene o male.
Invitarlo/a a casa per il dopocena e trovare la mamma che guarda la tv con i bigodini in testa.
Addormentarsi dopo l’amore come un bradipo narcotizzato.

Gran finale anche oggi con l’indispensabile esame di coscienza. Dunque replay: a quanti (e quante) di queste voci possiamo fare una crocetta dicendo: “lo faccio anch’io?”

[Crediti | Il nuovo bon ton a tavola, link: Dissapore, immagine: Jezebel]