I segreti degli studenti: mangiare bene spendendo poco a Venezia

I segreti degli studenti: mangiare bene spendendo poco a Venezia

Non di solo cicchetto vive il veneziano. E anche se questo non collima con l’immagine pittoresca che vi siete fatti della città, devo svelarvi che non sempre un pranzo veloce ed economico vuol dire le polpette di Alla Vedova (l’osteria più famosa di Strada Nuova), o le sarde in saor in Erbaria a Rialto. A volte per mangiar bene e spendere poco basta seguire una particolare forma di autoctono: lo studente.

Incapperete in piccoli bar con panini imbottiti di affettati tagliati al momento, ombre spillate direttamente dalla damigiana e tranci di pizza ingurgitati seduti su una vera da pozzo, o sul muretto di una fondamenta.

bacareto da lele

Bacareto Da Lele.
E’ il bacaro degli studenti, non solo perché in piena zona universitaria (a due passi dallo IUAV) ma anche perché ha un rapporto qualità prezzo tale da abbassare la media del resto della città.

Da Lele ci si trova dopo le lezioni per un “panineto”: si chiama proprio così ed è un panino fresco (francesina o mantovanina) imbottito con soppressa, prosciutto o mortadella affettati al momento. Costo: 80 cent. Da mangiare in serie, almeno uno ogni due bicchieri di malvasia, l’altro punto forte del locale.

Dove: Campo dei Tolentini.
Costi: 1 euro un bicchiere di malvasia, 80 cent a “paninetto”.

pizza al volo

Pizza al Volo.
Campo Santa Margherita è la piazza dei giovani veneziani: non è raro le sere d’estate trovarli a capannelli seduti per terra nel vano tentativo di dare alla città un’aria bohemienne stile Trocadero.

Comunque che tu sia giovane o vecchio, boehemien o fighetto a Venezia quando hai voglia di un trancio di pizza vieni da Pizza al Volo e poi te la mangi seduto su una panchina o una vera da pozzo sul campo.

Dove: Campo Santa Margherita.
Costi: 2 euro al trancio.

orange bar campo santa margherita

Orange.
Altro locale celeberrimo di Campo Santa Margherita, anche per la celebrazione di quell’assurdo rito sociale che è il rinfresco di laurea. Da Orange si mangiano in pausa pranzo piatti caldi, di pesce soprattutto, di qualità discreta.

E ovviamente si beve, non a caso il locale è tutto dipinto color arancione spritz.

Dove: Campo Santa Margherita.
Costi: 12 euro menu del giorno.

la cambusa

La cambusa.
Altro locale così universitario che sta quasi dentro il perimetro dell’università: Ca’ Foscari questa volta. Si viene per la pausa pranzo e sono apprezzati soprattutto i primi piatti, non necessariamente in stile veneziano, ma abbondanti, ben conditi e mai scotti.

Tovagliette di carta paglia e immancabile ombra di vino e via che si ricomincia.

Dove: Dorsoduro, a due passi da Ca’ Foscari.
Costi: primi piatti 7 euro.

hostaria vite rossa

Hostaria Vite Rossa.
Da qualche anno Ca’ Foscari ha un distaccamento in terraferma, in quel di Mestre. In un giro per le osterie degli universitari non si può non citare l’Hostaria Vite Rossa, presa d’assalto in pausa pranzo per i primi e le zuppe spesso a base di pesce.

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Dalle 17:30 in poi, dal martedì al sabato, i clienti si assiepano intorno al famoso bancone dei cicchetti: da provare soprattutto le mozzarelle in carrozza, in versione mini (così potete mangiarne 2 o 3).

Dove: Mestre
Costi: primi piatti 7 euro, cicchetti da 50 cent a 3 euro.

[Foto crediti: Tripadvisor, Girovagando, Marco Toffolo, Foursquare, Hostaria Vite Rossa]