Casa Maria Luigia si è appena guadagnata le tre Chiavi Michelin, il massimo dei riconoscimenti della Guida Rossa destinati agli hotel, in questo spin off internazionale della più celebre delle guide ai ristoranti. Non si può non essere d’accordo, almeno questa volta, con la Michelin: Casa Maria Luigia, il boutique hotel della famiglia Bottura, è un luogo dove tutti vorrebbero soggiornare. Non tanto per il vialone da favola che si percorre arrivando, che ci fa sentire un po’ come catapultati in un’altra epoca, o almeno in un’altra dimensione di chiccheria. E neanche per le opere d’arte che impreziosiscono le camere (una rigorosamente diversa dall’altra, ché non siamo mica in un qualunque hotel di città, dove tutto è standardizzato); quanto per l’indubbia capacità di Bottura, di sua moglie Lara e del suo team di far sentire i loro ospiti come se davvero stessero soggiornando nella loro villa di campagna. L’atmosfera che ti circonda, quando arrivi a Casa Maria Luigia, è familiare, per quanto, almeno nella mia famiglia, non ci siano opere d’arte nelle stanze da letto né cuscini firmati nell’ingresso. Eppure, circondati dal lusso, ci si sente a casa. L’idea di Bottura & Co, d’altra parte, era esattamente questa, fin dall’inizio.
E in questo spirito è stata pensata anche la colazione (fondamentale secondo la filosofia di ospitalità di Bottura, come ci aveva detto in un’intervista tempo fa), che è ormai diventata una componente leggendaria dell’esperienza. Tutti hanno sentito parlare del cotechino di Casa Maria Luigia servito a colazione, e tutti vogliono andare ad assaggiarlo. Comprensibilmente.
Le tre chiavi Michelin italiane
Piccola digressione sulle Chiavi Michelin assegnate all’Italia e ai suoi alberghi ieri a Parigi. L’Italia, bisogna dirlo, se la cava molto meglio qui che con i ristoranti: con 49 novità e 12 promozioni, il nostro Paese è il secondo più rappresentato nella selezione degli hotel premiati con una o più Chiavi, con un totale di 188 strutture segnalate. Tra le novità, sono ben 12 le strutture a fare il doppio salto, entrando così a far parte di questa selezione direttamente con Due Chiavi, mentre sono cinque gli hotel promossi a Tre Chiavi nell’edizione 2025: Borgo Santo Pietro, a Chiusdino, Four Seasons Hotel Firenze, a Firenze, Passalacqua, a Moltrasio, Bvlgari Hotel Roma, a Roma e, infine, il San Domenico Palace, Taormina, A Four Seasons Hotel, a Taormina.
Questi si aggiungono, in questa edizione, ai già Tre Chiavi dello scorso anno: Aman Venice, Reschio Hotel, Corte della Maestà, JK Place a Capri, Il San Pietro di Positano, il Rosewood Castiglion del Bosco, l’Hotel Cipriani a Venezia e, appunto, Casa Maria Luigia a Modena.
Cosa c’è nella colazione di Casa Maria Luigia
A Casa Maria Luigia, il momento di andare a dormire è tutto un’attesa per la colazione del giorno dopo. Meglio tenersi leggeri,in vista di un menu luculliano. Che poi, il buffet delle colazioni è il momento preferito da chiunque dorma in hotel, sempre che non si parli di yogurt confezionati e fette biscottate monoporzione. Gli hotel di lusso hanno perfettamente compreso che quel momento lì, quello appena prima dell’addio del check out, è quello che può fare la differenza nei ricordi di un ospite. Che in fondo un letto comodo può trovarlo un po’ ovunque, ma una torta fatta in casa o un’omelette preparata come si deve no (e in questo, come nel topper che gli ha pure causato problemi con il Codacons, Barbieri sta facendo scuola).
Al momento della colazione, da Casa Maria Luigia, si viene accolti davanti a una tavola imbandita, con tanto di spiegazione in stile ristorante stellato. Che in effetti sei lì un po’ assonnato, magari con la pancia che brontola per la fame (o per la gola) e non è che presti troppa attenzione a quello che ti dicono. Anche perché comunque, probabilmente, la risposta sarebbe stata che vuoi un po’ di tutto, e infatti è prevista una sorta di degustazione di tutte le portate, proprio come se fossimo al ristorante.
La colazione, spiega lo staff sorridendo alle tue occhiaie di inizio giornata, è pensata per omaggiare la colazione che Massimo Bottura faceva nel giorno di Natale da sua nonna Ancella, e se l’atmosfera di Casa Maria Luigia ancora non vi aveva fatto venire voglia di far parte della famiglia, è qui che vacillerete. Che non so voi ma a casa mia, a Natale, era tutto un correre per preparare il pranzo, e nessuno aveva tempo di preparare la colazione a noi bambini, e guai a toccare le polpette o la lasagna preparate per dopo.
Quindi, viva nonna Ancella, che viziava così il suo nipotino, tanto che oggi lui ripropone quella colazione come la colazione delle feste, solo che ogni giorno a Casa Maria Luigia vuole essere Natale.
Ed ecco quindi tutto quello che c’è sulla tavola, che viene servito in un degustazione una portata dopo l’altra, e sfidiamo a non fare il bis di cotechino, che è il più buono dell’universo.
- Frittata con Cipolla Caramellata. Servita con un goccio di aceto balsamico. Spaziale.
- Frittata con Verdure di Stagione, che cambia di giorno in giorno. Buona, ma dopo le cipolle caramellate con l’aceto balsamico c’è una vocina che grida “non avrai altra frittata all’infuori di me”.
- Erbazzone: Una specialità amata di Reggio Emilia: sottile pasta salata ripiena di spinaci, bietole e robiola affumicata, racchiusa in una crosta dorata e servita calda dal forno. Che dire? Nulla.
- Verdure di Stagione Arrosto
- Frutta di Stagione Caramellata con Parmigiano Reggiano 36 Mesi. Il Parmigiano, qui a Casa Maria Luigia, è il re incontrastato in ogni luogo: lo trovate perfino in camera, sotto una campana di vetro, nel caso vi venga voglia di uno snack a metà pomeriggio. Altro che arachidi confezionate.
- Gnocco Fritto: Tradizionale pasta fritta emiliana, servita con mortadella, oppure con ricotta montata e un filo di Aceto Balsamico. Ciao.
- “Da Modena a Mirandola”: Ispirato a una ricetta dell’Osteria Francescana: sbrisolona alle mandorle (dolce tipico di Mantova), fetta di cotechino arrostito sotto la cenere, zabaione montato e un tocco finale di Aceto Balsamico invecchiato 25 anni. Illegale.
- Cinnamon Roll: Per nulla emiliano, è un piccolo omaggio alle colazioni di Lara Gilmore, la moglie di Massimo Bottura. Morbido impasto dolce arrotolato con burro e zucchero alla cannella, cotto nel forno a legna fino a doratura.
- Marmellate Fatte in Casa e Miele Maria Luigia
- Focaccia Semplice
- Focaccia con Ricotta, Miele e Noci Pecan
- Chocolate Chip Cookies
- Yogurt, Frutta Fresca e Granola: Yogurt cremoso del caseificio di Rosola, servito con frutta fresca e granola fatta in casa.
D’ora in avanti, è certo, guarderemo tutti con occhi diversi la nostra tazza di caffellatte e biscotti mattutina.