Guida ai ristoranti Bunga Bunga d’Italia (2)

Guida ai ristoranti Bunga Bunga d’Italia (2)

Beh? Che fine ha fatto la guida dei ristoranti Bunga Bunga d’Italia? Sembra ieri che sguinzagliavamo i fratelli dell’Internez per radunare i risto eletti dalle Papi-Girls a filiali del condo di via Olgettina (o era Orgettina?). Invece son bell’e passati 3 mesi. E’ tempo di aggiornamenti, e se la prima volta a dispensare consigli era Karima Keyek, in arte Ruby Rubacuore, oggi tocca ad Alessandra Sorcinelli, ex meteorina del Tg4 di Emilio Fede e utilizzatrice finale di ben 13 bonifici provenienti dalla banca di B, per un totale di 115 mila euro. Una credibile insomma, che nei locali ci va e non ha paura di spendere. Allora cari fratelli, mentre vi fate venire in mente qualche nome da aggiungere nei commenti, noi procediamo con un’altra infornata di ristoranti Bunga Bunga d’Italia.

RADETZKY, Corso Garibaldi, Milano.

Tra tutti i bar per morti di fama di Corso Garibaldi è quello prediletto dalle Papi-Girls. Aperitivi sgomitanti e cotè gastronomico che non va oltre i salatini, offre maschi facoltosi e poco più che trentenni, perché se non lo sapevate, tra un Bunga e l’altro perfino alle ragazze di B è concesso di uscire dal reparto geriatria. Pagare 8 euro per un mojito non è un problema, la bega casomai è arrivare al bancone superando le ammucchiate stile pogo al concerto dei Sex Pistols.

BULGARI HOTEL, via privata fratelli Gabba, 7b, Milano.

Chi ci va spiega il perché ripetendo asinamente le parole dei comunicati stampa: “il salotto immerso nel verde”… “il giardino chic nel quadrilatero della moda”. Occhio ai prezzi, nel tempio del diminutivo (risottini, mozzarelline, pomodorini), il Bulgari, cocktail a base di gin Aperol e frutta fresca sta a 20 euro. Non un problema per le bonificate da B, che tra le crudité del giardino minimal di un hotel esclusivo provano a ritoccarsi l’immagine, come se tette, labbra e zigomi non fossero abbastanza. Ai gastrofanatici va segnalata la (distratta) presenza dello chef, curiosamente uno bravo: Elio Sironi.

FINGER’S, Via Gerolamo Emiliani 2, Milano.

Cielo, siamo tornati al 2005 o cosa? Pretendere che le meteorine stiano al passo con i volubili gusti dei gastrofanatici è troppo, ma si può chiedere perfino a loro di andare oltre il locale di cucina nippo-creativa dello chef per metà brasiliano Roberto Okabe. Sarà che le ragazze del Rubygate non rinuncerebbero al sushi per… bè, dipende dall’offerta, ma van bene anche sashimi o chirashi o i carpacci di pesce proposti su un letto di gazpacho, dove il letto non è quello che pensate voi, spiritosi. Dovesse andare male con B o con Spinelli, il suo ragioniere, qui qualche calciatore si può sempre rimorchiare, e bere una caipiroska al frutto della passione con Seedorf suona promettente.

LA RISACCA “6”, via Marcona, 6 ang. Via B. Cellini, Milano.

Non poteva mancare. E’ qui che di recente Emilio Fede ha rimediato un pugno da Gian Germano Giuliani, l’industriale farmaceutico titolare dell’Amaro Medicinale Giuliani. Ricordate? L’ex calciatore Stefano Bettarini che fa parte dell’entourage di Lele Mora — paraninfo personale di Fede e B — gli aveva insidiato la giovane moglie: Ilenia Iacono, e per ritorsione Giuliani se l’era presa col direttore del Tg4. Ecco, tra un Pacchero al tonno e una Lasagnetta al pesto alla Risacca “6” di settantenti ruggenti se ne vedono un tot, di volta in volta accompagnati da giovani, avvenenti, vistose ragazze made in Bunga Bunga.

DAL BOLOGNESE, Piazza della Repubblica, 13 Milano.

Alla “fidanzata stabile” tirata fuori da B nel videomessaggio per stroncare le malelingue non ha creduto nessuno. (Casomai uno “stabile di fidanzate”, per info rivolgersi al condo di via Olgettina, 65). Del resto, basta passare una serata nel ristorante di Alfredo Tomaselli per capire che le ragazze sensibili alle barzellette del premier si contano a vagonate. E proprio dai divanetti rossi del locale è iniziata la scalata al regno del Drago di molte bungabunghiste intercettate nei verbali dei giudici, tra un gran carrello dei bolliti servito agli anziani cavalieri, e fumanti piatti di tortelloni in brodo per loro. E come tutti sanno, tortelloni fa rima con Berlusconi.

[Fonti: Dissapore, Il Fatto Quotidiano, Bulgari, Facebook, Risacca 6, Dal Bolognese, immagini: Unione Sarda, Guardian, Viaggiatore Gourmet, La Risacca 6]