La Kiss me Licia in me ha una domanda: come si fanno i mostriciattoli di Halloween?

La Kiss me Licia in me ha una domanda: come si fanno i mostriciattoli di Halloween?

Coraggio, questo è un momento unico per uscire allo scoperto. Sarà l’odiosa festa americana –Halloween– a darvi l’occasione e i bambini, i vostri o quelli degli altri, saranno la scusa perfetta. Siete fan sfegatati di Buddy Valastro, il boss delle torte, protagonista del reality omonimo, ma non avete mai osato confessarlo?

Il cake-design vi affascina, ma non lo ammettereste mai pubblicamente?

Siete persino andati in pellegrinaggio a Londra, segretamente, è ovvio, per visitare tutti i negozi di Peggy Porschen, icona del cake-d. inglese?

Bene, oggi potete scegliere se perseverare in questa malcelata e sofferta finzione, una vera tortura, oppure fare outing approfittando del momento propizio e delle mie dettagliate istruzioni per plasmare zuccherose creature di Halloween. Mica lo fate per voi, sia chiaro, solo per offrirli alle frotte di mostriciattoli travestiti da bambini – bambini travestiti da mostriciattoli che busseranno alla vostra porte nella notte dei fantasmi e che, dopo aver abbondantemente scampanellato, vi grideranno con stridule vocine: «dolcetto o scherzzetto?».

Quel che vi occorre è:
— pasta di mandorle al naturale;
— poco colorante alimentare arancione e verde più un cucchiaio di cacao amaro;
— una rotella di liquirizia;
— attrezzi: un coltello con lama liscia, uno spiedino di legno e le vostre laboriose manine.

I cake-designer, quelli seri, utilizzano la pasta di zucchero, facilissima da plasmare ma dal sapore obiettivamente infame. La pasta di mandorle invece, buonissima e sicuramente più naturale, è reperibile in qualsiasi pasticceria e in vendita anche al super. Per i coloranti (sigh) si possono cercare quelli a base vegetale nei negozi bio.

Siete pronti? Seguite attentamente queste istruzioni e non vi scoraggiate, potrete sempre dire che l’effetto horror è voluto.

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IL RAGNO.
Parto col ragno perché è il più semplice.

1. Serve una pallina di pasta colorata col cacao, due piccole palline bianche e una rotella di liquirizia srotolata, divisa a metà longitudinalmente e tagliata in 8 pezzetti di circa 2 cm.

2. Infilo i pezzetti di liquirizia, che saranno le zampe, nella pallina marrone, 4 per lato. Completo il ragno applicando le due palline bianche, gli occhi, e imprimendo le pupille con lo spiedino; una piccola incisione sarà la bocca e, volendo, due briciole di pasta bianca diventano denti aguzzi. Mostruosamente “carino”.

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IL FANTASMA.
Appena appena più complesso, ma ormai ci avete preso la mano.

1. Occorre solo pasta al naturale: una pallina più grande, due molto più piccole e due piccolissime.

2. Modello le parti dando alla pallina grande una forma di lenzuolo: creo un incavo spingendo col pollice verso l’interno della pasta. Le mani saranno le due palline più piccole incise in due punti col coltello e gli occhi come per il ragno.

3. Assemblo gli elementi praticando un foro centrale che sarà la bocca spalancata in un urlo agghiacciante. Spaventosamente “dolce”.

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LA ZUCCA.
Potevamo farci mancare la pumpkinhead, ormai entrata a far parte dell’immaginario horror collettivo? Non potevamo.

1. Con pochissimo colorante alimentare arancione e verde tingo due pezzi di pasta.

2. Modello una grossa sfera arancione e incido col coltello le costole della zucca. Una stellina e un vermetto di pasta verde saranno il picciolo e, anche qui, due piccole palline bianche diventeranno gli occhi.

3. Assemblo il tutto, incido la bocca e aggiungo due dentini vampireschi. Diabolicamente “deliziosa”.

Con la notte delle streghe alle porte, non avrete occasione migliore di questa per dare sfogo alle più recondite perversioni di aspiranti scultori di zucchero. L’ora è giunta: o oggi o mai più.

[Crediti | Link: Peggy Porschen, immagini: Half baked harvest, Rossella Bragagnolo]