A dieci anni dalla fusione, Kraft e Heinz si separano per tentare il rilancio

Dopo anni di perdite, Kraft e Heinz decidono di separarsi: una scelta strategica che ha suscitato diverse perplessità tra gli operatori.

A dieci anni dalla fusione, Kraft e Heinz si separano per tentare il rilancio

Era il 2015 quando i due colossi dell’industria alimentare Kraft e Heinz decisero di unirsi in un’unica entità, operazione promossa nientemeno che da Warren Buffett, ma che non ha raggiunto i risultati sperati: in dieci anni le azioni sono crollate del 70%, e persino lo stesso “Oracolo di Omaha”, uno che di solito non sbaglia, si è ritrovato a perdere qualcosa come 3,8 miliardi dei dollari investiti nel gruppo.

Un débacle evidente, che ha portato all’annuncio ufficiale della separazione delle due aziende, che sarà concretizzata nel secondo semestre 2026 ed ha come obiettivo il rilancio dopo anni di vendite fiacche.

Le reazioni all’operazione

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Le due nuove entità, entrambe quotate in borsa, avranno focus distinti: una si dedicherà alla vendita di generi alimentari di base, denominata North American Grocery Co, includendo marchi come Oscar Mayer, Kraft Singles e Lunchables, mentre l’altra, la Global Taste Elevation Co, si concentrerà su salse e prodotti spalmabili, annoverando marchi celebri come Heinz, Philadelphia e Kraft Mac & Cheese. Le stime per il 2024 indicano che la divisione salse ha generato circa 15,4 miliardi di dollari di vendite, mentre il settore alimentare circa 10,4 miliardi di dollari.

Miguel Patricio, presidente esecutivo del consiglio di amministrazione di Kraft Heinz, spiega le ragioni della scelta: “La complessità della nostra attuale struttura rende difficile allocare il capitale in modo efficace, dare priorità alle iniziative e promuovere la scala nelle nostre aree più promettenti”, aggiungendo che “separandoci in due società, potremo dedicare il giusto livello di attenzione e di risorse per sbloccare il potenziale di ciascun marchio al fine di migliorare le prestazioni e creare valore per gli azionisti nel lungo periodo”.

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La notizia ha suscitato reazioni perplesse tra gli investitori e gli analisti, e quello meno convinto è proprio Warren Buffett, la cui azienda Berkshire Hathaway aveva promosso la fusione del 2015. Si è detto “Deluso” dalla scissione, commentando alla CNBC che “La fusione non si è rivelata un’idea brillante, ma smantellare la società non risolverà i suoi problemi”. Ha poi chiosato: “procederemo a fare tutto ciò che riteniamo sia nel migliore interesse di Berkshire”.

Gli analisti offrono prospettive contrastanti: Brian Mulberry di Zacks Investment Management, esprime cauto ottimismo, ritenendo che “nel complesso, la scissione affronterà alcune lamentele di lunga data relative all’efficienza, dando a ciascuna società un maggiore controllo sui principali fattori di costo. In caso di successo, la riduzione dei costi e il potenziamento dei nuovi prodotti potrebbero essere forti motori di crescita per entrambe le società”, e aggiungendo che “La chiave sarà il futuro utile per azione (EPS) crescita e il ricavi organico”.

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Al contrario, Scott Marks di Jefferies, più scettico, dichiarando che “Per il Nord America Grocery, dato che la redditività è in calo e i marchi devono affrontare tendenze di consumo più deboli a lungo termine, rimangono dubbi su come gli utili saranno sostenuti/recuperati. Al netto, mentre la scissione affronta la complessità del portafoglio e dovrebbe consentire strategie più mirate, rimangono interrogativi sul reale potenziale di crescita e di margine di entrambe le nuove società”.

La notizia della scissione ha avuto un impatto immediato, con le azioni di Kraft Heinz in netto ribasso a Wall Street dopo l’annuncio, e solo le future strategie delle due nuove aziende potranno dare una risposta ai dubbi del mercato e degli operatori.