Kraft Heinz è l’azienda alimentare che produce il cibo più “malsano”, svela uno studio

Kraft Heinz è, in media, l'azienda alimentare che produce il cibo più "malsano", ma le sue concorrenti non se la cavano molto meglio.

Kraft Heinz è l’azienda alimentare che produce il cibo più “malsano”, svela uno studio

Una recente analisi redatta dal gruppo World Action on Salt, Sugar & Health (WASSH per gli amici), che si occupa della salvaguardia della salute, ha preso in esame cinque delle principali aziende alimentari e concluso che, in media, Kraft Heinz è quella che produce più cibi e bevande definibili “malsani”, o comunque potenzialmente nocive per la salute. Una sentenza piuttosto dura: entrando nello specifico, lo studio ha considerando un totale di 2346 prodotti alimentari “griffati” Danone, Kellogg’s, Nestlé, Unilever e naturalmente Kraft Heinz distribuiti in tre differenti mercati – Australia, Francia e Messico -; e infine analizzato i singoli prodotti alla luce degli standard sul benessere alimentare approvati dai rispettivi governi.

Kraft Heinz, Unilever, Nestlé, Danone e Kellog’s: chi produce il cibo più salutare?

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L’applicazione di tali standard, ovviamente, ha permesso di determinare linee guida coerenti per valutare ogni singolo prodotto come “salutare” o meno. Ma ora spazio ai risultati: complessivamente l’82% dei prodotti Kraft Heinz sarebbero stati classificati come “malsani” sulla base degli standard governativi. Si segnalano performance particolarmente negative nel caso del Messico e della Francia, dove la percentuale di prodotti “incriminati” raggiungeva addirittura il 100% e il 93%; mentre nel contesto del mercato australiano i risultati classificano appena il 61% dei prodotti come “malsani”.

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Un po’ presto per mettere Kraft Heinz in croce, però. Se è pur vero che complessivamente l’azienda ha totalizzato i punteggi peggiori, è infatti importante notare che anche gli altri colossi non se la sono cavata particolarmente meglio. L’unica eccezione, dati alla mano, è rappresentata da Danone, che ha visto una relativa minoranza dei suoi prodotti – il 35%, a essere precisi – venire classificata come “malsana” in tutti e tre i mercati di riferimento.

La conclusione tratta dalla WASSH è che le aziende prese in esame – Danone esclusa – facciano troppo affidamento alla vendita di prodotti alimentari malsani. “Migliorare il contenuto nutrizionale di cibi e bevande riformulando le ricette con meno sale, zucchero e grassi saturi è di gran lunga la strategia più importante che qualsiasi azienda dovrebbe adottare per migliorare la salute pubblica” ha commentato a tal proposito Mhairi Brown, responsabile delle politiche e degli affari pubblici di WASSH.

Lo stesso Brown, tuttavia, è ben consapevole che per innescare una svolta salutare sarebbe necessario di un intervento del governo, un po’ come sta accadendo in Germania dove si sta ponderando di vietare la pubblicità di cibo spazzatura ai più giovani. “Tuttavia, basandoci esclusivamente sulla volontà dell’industria e senza l’applicazione del governo, è improbabile che assistiamo a un cambiamento significativo” ha spiegato Brown.

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Kraft Heinz, in ogni caso, si è attivata per rispondere ai risultati dello studio: “Riteniamo che i risultati del recente studio WASSH rappresentino in modo errato gli sforzi che stiamo compiendo”, ha dichiarato in una nota Andrea Budelli, responsabile ESG globale di Kraft Heinz. “Il nostro portafoglio diversificato di prodotti è progettato per adattarsi a qualsiasi modello dietetico, fornendo al contempo una varietà di scelte che soddisfano le diverse esigenze e preferenze di stile di vita”.