Abolire i forni delle pizzerie newyorkesi è “discriminazione etnica”

New York è sempre più vicina a mettere al bando i forni a legna delle pizzerie e di altre attività simili: una nuova proposta di legge, però, potrebbe cambiare le carte in tavola.

Abolire i forni delle pizzerie newyorkesi è “discriminazione etnica”

La domanda che sorge spontanea, al leggere di questo titolo, non può che essere la seguente: ma per quale ragione a New York vorrebbero mettere al bando i forni delle pizzerie? I nostri lettori più attenti si ricorderanno che la scorsa estate vi raccontammo di come, dalle parti della Grande Mela, si fosse fatta strada l’idea di abolire i forni a legna al fine di ridurre le emissioni di carbonio delle attività commerciali cittadine di addirittura il 75%.

La formazione di un dibattito più o meno acceso, come potrete immaginare, fu inevitabile: “È una regola di buon senso” aveva spiegato Ted Timbers, portavoce del dipartimento per la protezione ambientale della città di New York; “È una grandissima stupidaggine”, aveva ribattuto laconicamente Elon Musk; “Sarebbe proprio un gran pasticcio” avranno pensato, immaginiamo, i proprietari di pizzerie tradizionali nella Grande Mela. La nuova norma dovrebbe entrare in vigore il 27 di aprile, con le attività in questione che si troverebbero costrette a installare costosi sistemi di filtraggio dell’aria che riducono drasticamente le emissioni provenienti dai loro forni tradizionali.

Botta e risposta, con un pizzico di discriminazione etnica

new york

Veniamo ai giorni nostri, dunque. A cambiare le carte in tavola sarebbe un nuovo disegno di legge portato avanti dal deputato di Staten Island Sam Pirozzolo, che ha spiegato come l’idea stessa di obbligare pizzerie e simili a disfarsi dei loro forni a legna sarebbe una forma di “discriminazione etnica”.

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La sua proposta, per farvela semplice, andrebbe di fatto a esonerare tali attività dal sopracitato (e controverso) editto cittadino. “Abbiamo persone che muoiono di overdose e una crisi migratoria in atto” ha spiegato Pirozzolo in una breve intervista al New York Post. “E noi ce la prendiamo con la pizza cotta a legna? Bisogna mettere in ordine le nostre priorità”.

Al di là di ogni dichiarazione più o meno benaltrista, vale la pena notare che, in soldoni, il Preserving Our Culinary Traditions Act di Pirozzolo andrebbe di fatto a liberare da ogni eventuale restrizione di ordine ambientale la combustione di legna, carbone, gas naturale, propano o altri combustibili ai fini della cottura o della preparazione del cibo.

D’altro canto, come ha sottolineato lo stesso Pirozzolo in occasione della presentazione del suo disegno di legge, esistono già dei precedenti – uno su tutti il divieto di utilizzo di fornelli a gas, forni e riscaldamento a propano nei nuovi edifici residenziali nell’Empire State, voluto dalla governatrice dello stato di New York Kathy Hochul, che ha di fatto previsto un esenzione per i ristoranti e i locali della zona.