Agricoltura, caldo e costi produttivi minacciano i raccolti: “Le bollette sono quadruplicate”

L'agricoltura rischia di restare piegata sotto il peso della siccità, del caldo eccessivo e dei numerosi aumenti ai costi di produzione.

Agricoltura, caldo e costi produttivi minacciano i raccolti: “Le bollette sono quadruplicate”

C’è da pensare che la stagione produttiva del 2022 verrà ricordata, da tutti coloro impiegati nella filiera agricola, come la stagione perfetta: alla morsa della siccità, che di fatto stringe l’Italia intera da mesi interi, sono infatti da sommare un caldo anomalo con temperature eccessivamente alte e l’esplosione dei costi di produzione in agricoltura, innescata dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Se infatti i primi due elementi hanno determinato, tra le altre cose, un generale calo delle rese (poi seguito da un notevole aumento dei prezzi al consumo), il rincaro ai costi ha portato un gran numero di aziende agricole a operare in condizioni di crescente difficoltà: è il caso, ad esempio, dell’azienda agricola Ciaccia di Nardò, in provincia di Lecce, che coltiva circa 200 ettari di angurie e mini angurie con una produzione complessiva di circa 10 mila tonnellate.

anguria

“Dopo i problemi iniziali dovuti ad una resa molto bassa per il troppo caldo che ha danneggiato le piante comportando meno prodotto e calibri più piccoli, le rese ora si stanno riequilibrando e ci permettono di lavorare discretamente” ha raccontato Antonio Ciaccia, amministratore dell’azienda, nel corso di un’intervista rilasciata ai colleghi di Italia Fruit News. La raccolta dovrebbe terminare intorno al 10 di settembre, e di fatto il signor Ciaccia si dice piuttosto soddisfatto delle quotazioni: “Stiamo vendendo discretamente con prezzi al produttore che attualmente vanno dai 25 a 30 centesimi al chilogrammo”. Il grosso neo dei rincari, tuttavia, è difficile da ignorare: “Non riusciamo a quantificarli” ha commentato a tal proposito. “Le bollette dell’energia elettrica sono quadruplicate”.