Agricoltura, le piantagioni di girasole di Fermo sono minacciate dai piccioni

Le piantagioni di girasole nelle campagne di Fermo sono minacciate dalla voracità degli stormi di piccioni.

Agricoltura, le piantagioni di girasole di Fermo sono minacciate dai piccioni

No, stavolta niente cinghiali che imperversano tra i campi, e non si tratta nemmeno di cavallette golosissime che mangiano tutto ciò che capita loro a tiro. Siccità? No, nemmeno, anche se quella rimane sempre un problema. Nelle campagne di Fermo il nemico pubblico numero uno all’agricoltura locale sono i piccioni, che devastano le piantagioni di girasole: la denuncia arriva direttamente dalla  Cia-Agricoltori provinciale, che di fatto parla di “una situazione ormai fuori controllo”.

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Va sottolineato che non si tratta di un’invasione improvvisa, un caso particolare che ha colto di sprovvista gli agricoltori locali: sono ormai quattro anni che gli stormi di piccioni banchettano con le foglie dei girasoli ancora giovani, di fatto interrompendo la loro crescita e provocando danni nell’ordine dei milioni di euro. Una crisi che diventa tanto più grave quando consideriamo che, in seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina, si è innescata una carenza di olio di semi di girasole che ha portato alla necessità di aumentare la produzione nazionale.

“Come Cia chiediamo che venga riconosciuto, almeno, anche il costo del gasolio necessario alla risemina” ha dichiarato Matteo Carboni, presidente Cia Ascoli, Fermo e Macerata, nel sottolineare che al momento l’unica forma di risarcimento prevista è rappresentata dal costo delle sementi. “Va poi affrontato il problema in modo da non vederlo ripresentarsi l’anno prossimo, innanzitutto rivedendo il piano di contenimento che evidentemente non funziona. Inoltre vanno incentivati i cacciatori ad abbattere i piccioni”.