Agricoltura, un insetto sta defogliando i vigneti e le colture nel nord del Piemonte

L'agricoltura nel nord del Piemonte si è trovata a fare i conti con la fame di un insetto chiamato Popilla japonica.

Agricoltura, un insetto sta defogliando i vigneti e le colture nel nord del Piemonte

L’agricoltura piemontese non è solo minacciata dalla stretta della siccità: secondo un rapporto redatto da Confagricoltura Piemonte, che di fatto ha raccolto segnalazioni, testimonianze e documentazione fotografica di diverse aziende agricole, i vigneti e le colture situate nella parte settentrionale della regione si trovano a fare i conti anche con la voracità dell’insetto Popilla japonica. Nel rapporto in questione, infatti, si vedono numerosi filari e frutteti resi scheletrici dalla fame dell’animale in questione, a cui bastano solamente poche ore per defogliare completamente un intero vigneto o un impianto di piccoli frutti compromettendone, ovviamente, la produttività.

Nello specifico la Popilla japonica è un coleottero scarabeide che ha preso a diffondersi nell’ambito regionale almeno dal 2015: l’adulto popola le campagne da inizio giugno fino agli ultimi giorni di agosto, e di fatto è in grado di nutrirsi sia di alberi da frutto, vite, noccioli e altre piante ortive che di specie selvatiche come il tiglio, la betulla o l’ortica. Il parere degli esperti è che l’attuale prosperità di questa specie sia connessa all’inverno mite che ci siamo lasciati alle spalle: le temperature relativamente alte hanno favorito la sopravvivenza delle larve che hanno permesso alla popolazione locale di aumentare in maniera esponenziale – tanto che non si esclude una diffusione nelle zone meridionali, a oggi ancora risparmiate.

“Siamo consapevoli che la Regione Piemonte ha ben presente questa problematica e di come la stia gestendo con opportuni piani di monitoraggio e lotta” ha commentato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte. “Chiediamo interventi tempestivi, deroghe all’uso di prodotti fitosanitari già in commercio e autorizzazioni all’impiego di prodotti più specifici, nonché bollettini che possano guidare con precisione gli interventi”.