Alcol: in Giappone autorizzata la vendita presso le casse automatiche, senza controllo dell’età

Il Giappone ora permette la vendita di alcol presso le casse automatiche senza controllo dell'età e dei documenti d'identità.

Alcol: in Giappone autorizzata la vendita presso le casse automatiche, senza controllo dell’età

Dalla Cina, dove le aziende assicurative vietano ai dipendenti di bere alcol durante e fuori l’orario di lavoro, andiamo in Giappone dove il governo ha autorizzato la vendita di alcol presso le casse automatiche senza controllo dell’età o dei documenti di identità. Da un estremo all’altro, in pratica.

Alcol, Giappone e casse automatiche

Futsu-shu; sake da tavola

La scorsa settimana Taro Kono, il ministro nipponico per gli Affari digitali, ha annunciato che i negozi da adesso possono vendere alcolici e tabacco tramite le casse automatiche senza che nessun dipendente controlli identità o età del cliente.

Breve spiegazione: prima di adesso, se in Giappone qualcuno voleva comprare degli alcolici presso una cassa automatica, ecco che un commesso gli doveva chiedere di confermare la propria età (in Giappone l’età legale per acquistare alcolici o tabacco è di 20 anni) o premendo un apposito pulsante o facendosi mostrare un documento di identità.

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Tuttavia adesso la legge è stata modificata. Grazie alle nuove “Linee guida per la verifica dell’età di bevande alcoliche e tabacco utilizzando la tecnologia digitale”, ecco che verranno realizzate delle casse automatiche dotate di lettori di carte che permetteranno di scansionare la patente di guida o la My Numer Card (un documento d’identità rilasciato dal governo e che è stato introdotto per la prima volta nel 2016). Tuttavia pare che non ci sarà nessuna misura tecnologica o commesso fisico che controllerà se quella carta o quella patente appartengano davvero al cliente in questione.

Kono ha spiegato che il motivo principale per cui si è deciso di intraprendere questa strada è stato quello di aumentare l’utilizzo e la richiesta di queste carte d’identità. In pratica il governo ha offerto un incentivo alla loro richiesta e uso.

Inoltre Kono ha fatto sapere che, secondo la Digital Agency, la creazione di queste nuove linee guida aiuterà a contribuire all’ulteriore diffusione delle carte My Number. Il ministro ha anche avvisato che ha in programma di visitare i minimarket che inizieranno a vendere alcol e tabacco seguendo queste linee guida.

Kono è certo che questa iniziativa verrà gradualmente ampliata in futuro e che sarà anche un’ottima occasione per testare le funzionalità della My Number Card. Questo si è reso necessario perché l’adozione di questa carta, che funge anche da documento d’identità per quanto riguarda l’assicurazione sanitaria, è andata un po’ a nrilento. Secondo quando riferito da The Japana News, nell’agosto 2022 solamente il 47,4% della popolazione ne aveva fatta richiesta.

Ricordiamo che il Giappone è un paese che vuole che la popolazione beva responsabilmente, ma che contemporaneamente sta invitando i giovani a bere più alcolici.