Allergeni alimentari: il sesamo entra a far parte della lista di quelli principali secondo la FDA

La FDA ha inserito nella lista dei principali allergeni alimentari anche il sesamo. Ed è in buona compagnia, insieme ad arachidi, soia, latte e uova.

Allergeni alimentari: il sesamo entra a far parte della lista di quelli principali secondo la FDA

Nella lista dei principali allergeni alimentari adesso figura anche il sesamo. Questo almeno secondo quanto stabilito dalla FDA, la Food and Drug Administration. La modifica è attiva sin dal 1 gennaio 2023 ed è il risultato della confersione in legge del Faster Act o Food Allergy Safety, Treatment, Education and research Act.

Anche il sesamo entra nella lista degli allergeni alimentari

Biscotti al sesamo

In realtà pare che sia da anni che la FDA stia valutando se inserire i semi di sesamo all’interno dell’elenco dei principali allergeni alimentari, quello che comprende anche:

  • latte
  • uova
  • pesce
  • crostacei
  • noci
  • arachidi
  • grano
  • soia

Il fatto che anche il sesamo sia entrato a far parte della lista degli allergeni, vuol dire che gli alimenti contenenti sesamo dovranno soddisfare precisi requisiti normativi sugli allergeni alimentari, ivi compresi quelli relativi all’etichettatura e alla produzione.

Ma cosa provoca l’allergia al sesamo? Beh, può colpire persone di tutte le età e causa sintomi come:

  • tosse
  • prurito in gola
  • vomito
  • diarrea
  • dolori adodminali
  • eruzioni cutanee
  • difficoltà respiratorie
  • collasso cardiocircolatorio

Jason Linde, vicepresidente senior presso la Food Allergy Research & Education, organizzazione che ha contribuito parecchio per far approvare il Faster Act, ha spiegato che per gli 1,6 milioni di americani potenzialmente allergici al sesamo, adesso la vita migliorerà. Questo perché il sesamo è presente in tantissimi prodotti alimentari, ma, fino ad adesso, non era obbligatorio elencarlo in etichetta.

Per anni le persone allergiche al sesamo, con riferimento soprattutto a quelli a rischio di shock anafilattico, dovevano leggere il retro delle etichette e chiamare il produttore per capire se in quell’alimento ci fosse del sesamo o meno. Questo perché, talvolta, veniva incluso generalmente nelle spezie e aromatizzanti, senza citarlo direttamente fra gli ingredienti.

Stati Uniti, la FDA valuta nuove linee guida sugli allergeni alimentari Stati Uniti, la FDA valuta nuove linee guida sugli allergeni alimentari

Con la nuova legge e grazie al fatto di essere stato incluso nella lista dei più comuni allergeni alimentari, ecco che adesso dovrà obbligatoriamente comparire in etichetta se presente.

In base ai regolamenti esistenti prima del 2020, il sesamo doveva essere dichiarato in etichetta solamente se i semi interi venivano usati come ingrediente. Ma non era obbligatorio dichiararne la presenza se il sesamo veniva usato come aroma o in una miscela di spezie. Inoltre non era neanche obbligatorio segnalarlo quando nel prodotto era presente il tahini, ingrediente fatto di pasta di sesamo macinata. Solo che molte persone non sanno che quel tahini che trovano in etichetta è a base di sesamo.

Ovviamente le persone allergiche al sesamo dovranno ancora fate attenzione. Per legge, gli alimenti già immessi in commercio prima del 2023, non dovranno essere rimossi dagli scaffali o rietichettati, quindi potrebbe essere ancora lecito imbattersi in prodotti contenenti sesamo non indicato nell’etichetta. Potrebbero volerci anche mesi e mesi prima che sugli scaffali finiscano tutti i prodotti in cui il sesamo non viene ancora indicato: ci sono zuppe o prodotti secchi che hanno scadenze molto lunghe.