Apre Nino, la nuova osteria firmata Trippa Milano

La terza insegna del team di Trippa Milano sta per aprire i battenti: è "Nino Osteria con Cucina".

Apre Nino, la nuova osteria firmata Trippa Milano

Poco più di una settimana fa il team di Trippa festeggiava i dieci anni di vita dell’osteria più ambita tra i gourmet di Milano e non solo, ma nell’aria c’era un altro annuncio importante.

I fan del team di Diego Rossi avevano già colto le anticipazioni sui loro social quasi un anno fa: un viaggio nei paesi Baschi è stato l’ispirazione per una nuova avventura, così come un giro in Andalusia portò alla nascita dell’altra insegna, l’Osteria Alla Concorrenza.

E ora i tempi sono maturi: “sono passati mesi fitti di studio, discussioni, abbracci, ricerca, lavori, imprevisti e ancora lavori. Possiamo finalmente annunciare a tutti, in particolare a quelli che in questi mesi ci hanno sostenuto chiedendoci costantemente news, che Nino Osteria Con Cucina aprirà la prossima settimana e siamo carichi come dei Super Liquidator!”.

Cosa sappiamo di Nino Osteria con Cucina

 

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La zona di Milano resta quella di Porta Venezia, ormai un’area anzi, un “district”, amatissima dai gourmettari che trovano, nella sola via Melzo, un’infilata di insegne validissime: Røst, Polpo di Viviana Varese, Crosta, Denis Lovatel e Kanpai, il cocktail bar e ristorante giapponese di Josef Khattabi, anche lui membro del “team Trippa” insieme a Rossi ed Enricomaria Porta, oste della Concorrenza, proprio lì accanto.

Siamo in via Nino Bixio 47, il “Nino” a cui è dedicato il locale e in cucina troviamo Marco Marini, ex chef di Camparino in Galleria con esperienze da Davide Oldani e Arzak a San Sebastian, e cliente della prima di ora di Trippa, con cui è scattata l’immediata scintilla che lo ha portato in cucina alla Concorrenza: grandi prodotti e mano felice ma con molte limitazioni, ed evidentemente si è sentita la necessità di un posto dove poter fare cucina “vera”.

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Intervistato da CiboToday, Diego Rossi concede qualche spoiler sulla cucina: “la carta cambia spesso e conta 13-15 piatti pensati per essere condivisi o ordinati come portate singole: zucchine alla scapece con cacio ricotta, torta salata di selvaggina, salumi selezionati, e un riso ‘a chiamata’ che viene servito solo due volte a sera (alle 20:30 e alle 22), come fosse un evento”.

A completare la carta, due primi piatti e due secondi che andranno dagli 8 ai 20€, e un’esposizione e con le torte in bella vista.

L’esperienza maturata alla Concorrenza sarà portante per l’offerta dei vini, con tanta Francia e un’attenta ricerca internazionale e a forte trazione naturale o, come preferiscono dire loro, artigianale.
Il tutto accompagnato da una sola birra alla spina, la mitica Tipopils del Birrificio Italiano, e una serie di cocktail alla spina fatti in casa, in onore del servizio dello chef in casa Campari: “Sono 3: Americano, Negroni e il Lavorato Secco, omaggio a uno storico cocktail del Camparino a base di Rabarbaro Zucca”.

Nino potrà ospitare 35 coperti e protagonista sarà un bancone dove poter consumare in piedi o su degli sgabelli, senza una netta distinzione coi tavoli, in una dinamicità di fruizione ispirata all’informalità dei locali dei paesi Baschi.