Non era certo una profezia impossibile, ma l’avevamo detto: lo scudetto del Napoli avrebbe lasciato il segno sulle tavole partenopee, e le pizzerie della città non si sarebbero fatte trovare impreparate.
Il primo a rendere omaggio alla squadra campione d’Italia e al mister Antonio Conte è stato Errico Porzio, con una proposta dalla struttura decisamente complessa, che lasciava intendere uno studio in tempi non sospetti, alla faccia della scaramanzia.
Ora, a salire agli onori delle cronache locali è un pizzaiolo meno celebre di Porzio, ma di certo non meno tifoso: Francesco Fusco, con la sua pizza “scudetto”.
La pizza “scudetto”
Siamo ad Agerola, nella pizzeria “Garden”, dove Fusco celebra a modo suo la vittoria del tricolore: “si tratta di un impasto con estratto di spirulina blu – racconta – che rispecchia i colori della maglia azzurra del Napoli. Come ingredienti abbiamo scelto il basilico, il fior di latte di Agerola e i pomodorini del Vesuvio per ricomporre i colori del tricolore”.
Capiamo che dovendosi ispirare al tricolore e dovendo pensare a una pizza, il repertorio possa apparire abbastanza limitato: la pizza è a tutti gli effetti una margherita, diciamo così, “scomposta”, coi tre elementi cromatici disposti più in un ordine scenografico che con un senso gustativo, ma bisogna apprezzare almeno l’idea e l’esecuzione che hanno permesso di integrare anche il colore della maglia.
L’idea, complice probabilmente il contagioso entusiasmo calcistico, sembra essere stata particolarmente apprezzata, come conferma lo stesso Fusco.
“La risposta del pubblico è stata incredibile, in tanti tra i clienti abituali e turisti stanno ordinando questa pizza per festeggiare il Napoli. In particolare, i visitatori stranieri sono affascinati dall’idea di celebrare un evento sportivo attraverso una ricetta così simbolica e locale”.