Avocado, agricoltori chiedono di mangiarne di più: ce ne sono troppi e bisogna evitare gli sprechi

Gli agricoltori australiani hanno fatto una singolare richiesta ai consumatori: devono mangiare più avocado, ce ne sono troppi e altrimenti andranno sprecati.

Avocado, agricoltori chiedono di mangiarne di più: ce ne sono troppi e bisogna evitare gli sprechi

Se qualche tempo fa negli USA si temeva di non avere abbastanza avocado per fare la salsa guacamole, ecco che adesso le richieste degli agricoltori australiani sono diametralmente opposte: chiedono ai consumatori di mangiare più avocado perché ce ne sono troppi e bisogna evitare gli sprechi.

Non importa come: usato per fare la salsa guacamole, schiacciato sul pane tostato, fatto all’insalata o frullato, basta che si mangi più avocado. Secondo un report di Rabobank, quest’anno gli agricoltori australiani produrranno 22 avocado per australiano, il 26% in più rispetto all’anno scorso.

Ma perché ci sono così tanti avocado in Australia? Beh, il fatto è che fra il 2017 e il 2019 la richiesta e la produzione sono esplosi, così in quel periodo sono stati piantati più di mille ettari di alberi di avocado. Solo che adesso quelle piantagioni sono pronte per dare frutti ed ecco che la produzione si è impennata.

avocado

Come sempre accade in questi casi, però, l’aumento dell’offerta ha portato a un calo dei prezzi di questo frutto nei supermercati o dal fruttivendolo. Per l’avocado questo significa che i prezzi saranno del 47% in media inferiori rispetto agli anni passati. Si è infatti scesi al minimo storico di 1 dollaro per frutto a giugno e inizio luglio.

A causa del calo dei prezzi, gli australiani si sono fatti prendere dall’entusiasmo e hanno cominciato a consumarne di più, cosa che ha reso felici gli agricoltori che temevano che sarebbero andati sprecati.

Anche le esportazioni sono aumentate del 350% nel corso dell’ultimo anno, soprattutto in mercati chiave come Singapore, Hong Kong e Malesia. Tuttavia ci sono margini di miglioramenti anche per quanto l’export in Thailandia, India, Medio Oriente e Giappone.

Tuttavia per gli agricoltori la situazione non è affatto rosea: per loro i rendimenti sono stati i più bassi negli ultimi 20 anni, con aumento dei costi di produzione e carenza di manodopera.