Bar di Genova non accetta carte o bancomat: Lorenzo Tosa lo denuncia alla GdF

Un bar nel centro di Genova si rifiuta di accettare pagamenti con carte o bancomat. Ma Lorenzo Tosa non ci sta e chiama la Guardia di Finanza

Bar di Genova non accetta carte o bancomat: Lorenzo Tosa lo denuncia alla GdF

Questa vicenda arriva dalla Liguria. Qui il giornalista, scrittore e influencer Lorenzo Tosa si reca in un bar nel centro di Genova per un caffè. Solo che nel suddetto bar campeggiava un cartello nel quale c’era scritto “No carte, no bancomat”. Così Tosa ha chiamato la Guardia di Finanza, facendo così multare il titolare. Ma non è finita qui.

Lorenzo Tosa e quel bar di Genova che non fa pagare con il pos

cartello no bancomat

A spiegare cosa sia successo è lo stesso Lorenzo Tosa. In pratica Tosa si era seduto nel dehor di questo bar-gelateria nel centro di Genova ordinando un thè, due canestrelli e un pezzo di focaccia. Finito di mangiare, Tosa entra per pagare, ma una volta dentro scopre che il cartello che sosteneva che nel locale non si potesse pagare con carte o bancomat. Anzi: i cartelli, visto che ce ne era più di uno a tappezzare il locale.

Solo che il giornalista non aveva contanti nel portafoglio. Così fa notare la cosa gentilmente al titolare, spiegandogli che poteva pagare solo con la carta, visto che, fra l’altro, era suo diritto. Al che arriva la risposta stizzita del titolare: “Allora esca a ritirate. Qui non accettiamo carte”.

Sempre rimanendo calmo, Tosa gli fa notare che non è lui a doversi cercare un Bancomat, ma che è il titolare ad essere obbligato ad accettare qualsiasi forma di pagamento valida, fosse anche solo per un centesimo.

Ma il titolare, convinto delle sue ragione, replica sostenendo che “la carta non è un pagamento valido”. Ritenendo inutile spiegare a una persona con tali convinzioni che si trattava di una sua fantasiosa interpretazione della legge, ecco che Tosa lo informa che non ha alcuna intenzione di uscire a cercare un Bancomat, ma che neanche se ne sarebbe andato senza pagare.

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Così decide di chiamare la Guardia di Finanza, con il titolare che ridacchia sostenendo che tanto poi avrebbe vinto con il ricorso. Dopo più di mezz’ora arriva la GdF che ha sanzionato il titolare con una multa da 30 euro più il 4% del totale dello scontrino, dunque 30 euro e 23 centesimi.

Tosa, poi, ha dovuto comunque andare al Bancomat a ritirare i contanti per pagare la consumazione perché, sia secondo la GdF che secondo il giornalista stesso, quella consumazione andava comunque pagata. Tuttavia Tosa ha fatto mettere a verbale che non condivideva la modalità di pagamento.

Come spiegato dopo, però, si è risolto comunque a pagare in contante perché non voleva lasciare nessun alibi al titolare per eventuali contestazioni.

Pensate che sia finita così? Assolutamente no. Perché sotto al post di Tosa, accanto a commenti di lettori che sostengono che è in questo modo che bisogna comportarsi con quei locali che ancora si rifiutano di accettare i pagamenti col pos, sono arrivati altri commenti di persone che si sono scagliati contro quanto fatto da Tosa.

Perché si sa, siamo in Italia, dunque se rispetti la legge o chiedi che venga rispettata, sei preso di mira dagli haters. In un secondo post Tosa ha spiegato di aver ricevuto tantissimi insulti, alcuni onestamente ai limiti della fantascienza:

  • “Infame”
  • “Bast****”
  • “Servo delle banche”
  • “Schiavo del sistema”
  • “Spia”
  • “Spero che il vaccino faccia effetto su di te”
  • “Io ti avrei gonfiato di botte”

Tosa ha poi aggiunto di aver ricevuto una tale quantità di mer** sui social solo per aver osato compiere un gesto di coscienza e cultura civile. Tutto quello che ha fatto è stato pretendere che la legge venisse rispettata. Ha poi annunciato, comunque, che ha già provveduto a segnalare la maggior parte di questi commenti, i cui autori dovranno prepararsi a risarcire fino all’ultimo centesimo.

A fronte di tale annuncio, qualcuno degli utenti denunciato ha continuato a sostenere sotto al post che tali denunce non avrebbero portato a nulla, postando a sostegno delle proprie affermazioni alcuni screenshot di Google. Capito a che livelli siamo?

Comunque sia, questo è il primo post di Lorenzo Tosa:

Una tranquilla mattinata d’agosto. Ci sediamo nel dehor di un bar gelateria del centro di Genova e ordiniamo un the,…

Posted by Lorenzo Tosa on Tuesday, August 8, 2023

Questo, invece, il secondo, se volete farvi un giro fra i commenti più allucinanti:

Sapete cosa mi ha colpito di più della vicenda di ieri?La mer**. “Infame”. “Bast***”. “Servo delle banche”. “Schiavo…

Posted by Lorenzo Tosa on Wednesday, August 9, 2023