Bar: l’UE vieta l’uso delle bustine di zucchero monouso

L'UE ha deciso di vietare l'uso delle bustine di zucchero monouso nei bar (e non solo). Che sia il ritorno della zuccheriera delle nonne?

Bar: l’UE vieta l’uso delle bustine di zucchero monouso

Se siete fra coloro che amano collezionare bustine di zucchero, arriva una brutta notizia: l’UE ha deciso di vietare l’uso delle bustine di zucchero monouso nei bar. Anzi: il divieto riguarda tutte le monoporzioni. Praticamente si torna all’uso della vecchia zuccheriera, tocca forse ritirare fuori dagli armadi quelle storiche di mamme e nonne in vetro con il beccuccio d’acciaio?

Niente più bustine di zucchero nei bar

zuccheriera

La decisione fa parte di una proposta di regolamento UE in merito agli imballaggi monouso. Nella suddetta proposta, ora al vaglio della Commissione Europea, vengono vietati nero su bianco tutti gli imballaggi monouso per lo zucchero usati tradizionalmente nel settore Horeca (quindi ristoranti, bar e hotel). Ma non saranno vietate solo le classiche bustine: via anche tutti i tubetti, i vassoi e le scatole.

La regola si applicherà non solo allo zucchero, ma anche a tutti i condimenti, conserve, salse e creme per il caffè. La proposta spiega che saranno proibiti (salvo ulteriori modifiche da parte dei legislatori) tutti gli imballaggi monouso del settore Horeca, quelli che in pratica contengono porzioni singole di condimenti, conserve, salse, creme per il caffè, zucchero e condimenti.

Faranno eccezione gli imballaggi che vengono forniti insieme a quegli alimenti pronti da asporto e che sono destinati a essere mangiati subito, senza che ci sia bisogno di altre preparazioni.

Cosa vuol dire? Che se la proposta non verrà modificata, sui banconi dei bar non troverete più le bustine di zucchero, ma torneranno in auge le zuccheriere. Che, se da un punto di vista ecologico può avere senso, considerando che la pandemia da Coronavirus è lungi dall’essere finita, dal punto di vista sanitario quella zuccheriera toccata da tutti non è proprio la cosa più salutare presente sul bancone. Anche perché vuol dire un maggior lavoro per i baristi e i dipendenti, visto che, teoricamente, dovrebbero disinfettare periodicamente quella zuccheriera toccata da tutti.

Inoltre c’è anche da pensare a un altro dettaglio: i clienti, ormai da anni abituati a dosarsi lo zucchero grazie alle bustine, con la zuccheriera libera a disposizione, non finiranno col consumare più zucchero di quanto necessario? E il diabete si impenna!

Questo vuol anche dire che non vedremo più sui banconi del bar bustine autoprodotte con scritte e disegni più o meno discutibili. Ricordate quel bar che, per puro spirito goliardico, aveva messo Benito Mussolini sulle bustine di zucchero? O che dire della bustina di zucchero sessista avvistata in un bar di Taranto e che aveva fatto insorgere il web?