Bari, alla mezza maratona non ci saranno bottiglie d’acqua ma “bolle” biodegradabili e commestibili

La mezza maratona di Bari sarà plastic free: niente bottigliette e bicchieri, ma "bolle" d'acqua biodegradabili e commestibili.

Bari, alla mezza maratona non ci saranno bottiglie d’acqua ma “bolle” biodegradabili e commestibili

La mezza maratona di Bari sarà plastic free, ossia senza le tradizionali bottigliette d’acqua. Ma come, direte voi: li faranno morire di sete, ‘sti poveri maratoneti? Altri, evidentemente più cinici, avranno invece immaginato che semplicemente nei punti di ristoro che punteggiano il tracciato al posto delle bottiglie ci saranno dei semplici bicchieri (rigorosamente in plastica, si capisce) che gli atleti berranno e poi, come sovente succede, getteranno dove capita. Insomma, “plastic free” per modo di dire; sosterrebbero costoro. La realtà è fortunatamente diversa: le bottigliette saranno infatti sostituite da degli appositi contenitori biodegradabili, delle sorte di “bolle” d’acqua commestibili che permetteranno ai partecipanti di idratarsi senza andare a inquinare l’ambiente.

Sete? E mangiati una bolla!

plastica

Si tratta di un traguardo importante per il nostro caro e vecchio Stivale e non solo: la mezza maratona di Bari – che, tanto per tenervi informati, si terrà il 24, 25 e 26 di febbraio – sarà infatti la prima nel Mediterraneo a inaugurare questa particolare iniziativa. I numeri non mentono, e stimano un grande successo: l’introduzione delle “bolle”, infatti, permetterà di risparmiare circa 150 chilogrammi di plastica monouso, e per di più di evitare gli sforzi necessari a ripulire le strade e il tracciato della gara.

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Insomma, l’idea, ormai l’avrete capito, è decisamente virtuosa. Una domanda, immaginiamo, vi sarà però sorta spontanea: ok, tutto molto figo, ma come funzionano ‘ste bolle? La risposta è molto semplice, in realtà: si tratta fondamentalmente di una sorta di ampolle di acqua “tenute insieme” da una doppia membrana gelatinosa, simile a un involucro, ottenuta da alghe brune e cloruro di sodio. Come già abbiamo anticipato qualche riga più in su e come avrete potuto verificare leggendo gli “ingredienti”, le “bolle” sono di fatto totalmente commestibili; e possono contenere fino a 250 ml di preziosa acqua.

I corridori più schizzinosi, che preferiscono liberarsi della membrana gettandola a terra, saranno liberi di farlo senza pesi sulla coscienza: come accennato, le “bolle” sono biodegradabili entro 4 o massimo 6 settimane – decisamente meno tempo delle tradizionali bottiglie o bicchieri in plastica.

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“Ci apprestiamo a partecipare a una corsa decisamente sostenibile” ha commentato Pietro Petruzzelli, assessore allo sport di Bari. “Attraverso l’utilizzo di queste innovative bolle di liquido, sarà possibile risparmiare oltre 15.000 bottigliette d’acqua in plastica, che corrispondono da un lato a più di 150 chilogrammi di plastica – che di conseguenza non rischieremo di disperdere nell’ambiente – dall’altro a circa 7.500 litri d’acqua, che saranno risparmiati. Un’innovazione molto utile, che porta notevoli benefici all’ambiente“.