Barilla non comprerà il pomodoro Petti

Nella nota stampa congiunta, né Barilla né Petti chiariscono i motivi del loro dietro front dinanzi a una possibile unione. Stop all'acquisto del pomodoro toscano.

Barilla non comprerà il pomodoro Petti

Barilla e Petti si fermano. Stop alle trattative commerciali che avrebbero portato il colosso della pasta a comprare il pomodoro di un big italiano della filiera agricola. Nella nota congiunta non si leggono i motivi della decisione che comunque è stata consensuale.

Avevamo seguito la vicenda annunciata un mese fa e a cui l’Antitrust aveva da poco dato la benedizione. Ma niente da fare, la multinazionale del Bel Paese fa un passo indietro con lo stabilimento delle conserve di pomodoro di Venturina, in Toscana. Le poche righe rilasciate dai vertici aziendali recitano: “Il Gruppo Barilla e Italian Food del gruppo Petti hanno deciso consensualmente di non procedere al perfezionamento dell’accordo di partnership oggetto di comune valutazione nei mesi scorsi. Italian Food continuerà il proprio percorso di valorizzazione della filiera del pomodoro toscano. Barilla continuerà a valutare con interesse opportunità di sviluppo coerenti con il proprio core business”.

Il gruppo Petti, al momento composto da 3 società, raggiunge un fatturato annuo di circa 250 milioni di euro e conta trecento dipendenti. Lo stabilimento toscano è diretto da Pasquale Petti, manager lungimirante che ha innovato l’azienda puntando sulla comunicazione e sul marketing. Il 3 febbraio Barilla aveva ricevuto il via libera dell’Antitrust per acquisire il 75% dell’azienda.

Fonte: Il Sole 24 Ore