Bergamo, food delivery: mascherine a tutti i rider grazie a Comune e CGIL

Bergamo, food delivery: mascherine a tutti i rider grazie a Comune e CGIL

Con le società di food delivery che non riescono a dare una risposta su tutto il territorio nazionale, a Bergamo ci pensano Comune e CGIL locale a consegnare ai rider che operano sul territorio bergamasco le mascherine. Così a Bergamo, a partire da ieri, tutti i fattorini in bicicletta che, ogni giorno, consegnano cibo a domicilio ai bergamaschi potranno avere dispositivi di protezione e svolgere il loro lavoro in maggior sicurezza.

“La sicurezza è il primo dei requisiti per poter svolgere un’attività lavorativa necessaria, come appunto è quella della consegna dei pasti nelle case dei nostri concittadini in questo periodo di emergenza coronavirus. – racconta il Sindaco Giorgio Gori – Da una settimana la mascherina è obbligatoria su tutto il territorio lombardo e per cercare di ovviare alla situazione dei rider, ai quali le app di food delivery non garantiscono dispositivi di protezione di alcun genere per svolgere il proprio lavoro, abbiamo messo a disposizione 250 mascherine per i rider, a cui, grazie alla collaborazione con CGIL, verranno fornite anche delle una guide in più lingue per consentire di lavorare in piena sicurezza”.

CGIL ha inoltre messo a disposizione un numero di telefono (375.5893180) per tutti quei rider che non sono dotati di mascherina. “Iniziamo oggi (ieri per chi legge ndr) – commenta Francesco Chiesa, NIDIL-CGIL e Toolbox – a distribuire ai rider le mascherine fornite dal Comune di Bergamo. Troviamo assurdo che sia un ente pubblico a fornirle, soprattutto perché la legge introdotta a novembre obbliga le app di food delivery a dotare i propri rider di dispositivi di protezione gratuiti. Ad oggi non ci risulta siano stati consegnati. E’ più di un mese che i 30 fattorini in bici, attivi in città, si attrezzano a proprie spese (solo Deliveroo garantisce un rimborso massimo di 25€ per i prodotti sanitari acquistati). A Firenze un rider ha già ottenuto che un giudice obbligasse la piattaforma a fornire tutti i DPI. Anche noi siamo pronti a ricorrere alle vie legali nel caso in cui le applicazioni non forniscano immediatamente quanto dovuto”.

Da sottolineare però che Glovo ha effettuato la distribuzione di mascherine ai suoi rider già ad inizio aprile nelle città principali in cui è presente: Roma, Milano e Torino. Successivamente è stata promessa la consegna anche nelle altre città, compatibilmente con le tempistiche di approvvigionamento dei materiali.