Birra, AB InBev perde la causa con Constellation Brands per l’uso del nome “Corona”

AB InBev ha perso un processo con il produttore di birra Constellation Brands per l'utilizzo del nome "Corona".

Birra, AB InBev perde la causa con Constellation Brands per l’uso del nome “Corona”

Game over per AB InBev: nella giornata di mercoledì 15 marzo, infatti, una giuria federale di Manhattan ha stabilito che Constellation Brands Inc (un produttore a stelle e strisce di birra, vino e liquori; tanto per intenderci) non sta violando alcun accordo di distribuzione nel contesto statunitense con l’unità Grupo Modelo (che a sua volta fa parte di AB InBev) nella vendita di hard seltzer utilizzando i nomi “Modelo” e soprattutto “Corona”. In altre parole, il colosso della birra per eccellenza è rimasto a bocca asciutta: il suo evidente tentativo di tutelare il nome di uno dei gruppi facente parte del suo portafoglio e una delle produzioni più iconiche – la birra Corona, per l’appunto – si è scontrato con la giustizia americana uscendone sconfitto.

AB InBev e Constellation Brands: la battaglia per la Corona

AB InBev

Scritto così potrebbe sembrare uno spin-off alcolico del Trono di Spade, a dirla tutta. Ma lasciando perdere fantasie degne della Tavola Rotonda, torniamo a noi: stando a quanto lasciato trapelare la giuria d’Oltreoceano ha accolto l’argomentazione di Constellation Brands secondo cui la sua licenza per la distribuzione di birra con i marchi Modelo la avrebbe consentito anche di vendere bevande alcoliche con nomi del calibro di “Corona Hard Seltzer” e “Modelo Ranch Water“.

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Il verdetto, come potrete certamente aver intuito, ha alimentato una frattura già evidentemente profonda tra i due gruppi. Da una parte, infatti, abbiamo un portavoce del Grupo Modelo (di proprietà, lo ripetiamo per amore dell’informazione, di AB InBev) che ha consegnato ai media internazionali dichiarazioni colme di delusione, promettendo che la società avrebbe “valutato tutte le opzioni”; mentre dall’altra un portavoce di Constellation ha annunciato a microfoni spiegati la sua soddisfazione e l’intenzione dell’azienda di “continuare a operare in conformità con i termini del nostro accordo di sublicenza”.

Ma facciamo un poco di cronologia: un predecessore di Constellation aveva cominciato a distribuire le birre di Modelo nell’ormai lontano 1996. Un piccolo salto temporale e siamo nel 2021, anno in cui Modelo cita in giudizio l’azienda americana sostenendo che il suo lancio di Corona Hard Seltzer stava violando il loro accordo e danneggiando i marchi di sua proprietà (tra cui ovviamente la birra Corona).

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Come già accennato, Constellation si è difesa dichiarando alla corte che le bevande “incriminate” sono assolutamente legittime in quanto la licenza di distribuzione consente di vendere “altre versioni” di birra o bevande al malto con il marchio Modelo – un’argomentazione che ha evidentemente convinto la giuria.