Birra Ichnusa a rischio fluoruri? La denuncia del documentario Chemical Bros

Secondo il documentario Chemical Bros, la Birra Ichnusa sarebbe a rischio fluoruri nell'acqua: su 6 test effettuati, 5 avevano valori di fluoruri superiori a quanto consentito.

Birra Ichnusa a rischio fluoruri? La denuncia del documentario Chemical Bros

La Birra Ichnusa è finita recentemente al centro dell’attenzione a causa del documentario Chemical Bros: qui si ipotizza che questa birra sia a “rischio fluoruri nell’acqua” in quanto su sei test effettuati, cinque mostravano valori di fluoruri superiori a quanto consentito dalla legge.

I fluoruri sono sostanze che se ingerite in quantità eccessive possono provocare una patologia nota come fluorosi che danneggia denti e ossa. Questa malattia colpisce spesso anche il bestiame. In particolare i pastori della zona di Macchareddu sostengono che da anni ormai continuano a perdere un centinaio di pecore all’anno a causa della fluorite in quanto gli ovini brucano erba e bevono acqua contaminate dai flururi.

birra ichnusa

Secondo i pastori (che sottolineano come questa forma di inquinamento sia stata confermata anche nel 2019 dai magistrati di Cagliari), il problema dell’eccesso di fluoruri nella zona deriva dalla Fluorsid di Assemini, un’azienda produttrice di fluoroderivati inorganici. L’azienda è gestita dalla famiglia dei conti Giulini: l’attuale proprietario è Tommaso, a capo anche del Cagliari Calcio.

Nel documentario Chemical Bros, realizzato dal regista Massimiliano Mazzotta, viene sostenuta la tesi secondo la quale l’eccesso di fluoruri nei prati e nelle acque della zona dipenderebbe proprio dalla Fluorsid. Contaminato sarebbe anche l’acqua del lago di Assemini, acqua che viene prelevata dalla Birra Ichnusa in fase di produzione.

Mazzotta spiega che hanno preso alcune lattine e bottiglie di Birra Ichnusa di una medesima partita, da un supermercato. Poi le hanno fatte analizzare in diversi laboratori per capire quale fosse effettivamente la percentuale di fluoruri: per legge, infatti, il limite è di 1,5 mg/l. Ebbene: su sei test eseguiti, cinque mostravano valori da 3,5 a 27,7 mg/l, ben al di sopra della soglia consentita.

Non si è fatta attendere la replica del birrificio di Assemini, che parla di analisi non affidabili e rassicura sulla sicurezza del prodotto.