Bologna, il divieto dei barbecue rimarrà in vigore solo fino a maggio

Barbecue vietati a Bologna? Sì e no - la questione è leggermente diversa: si tratta di un'ordinanza per tutelare la qualità dell'aria.

Bologna, il divieto dei barbecue rimarrà in vigore solo fino a maggio

In principio doveva essere una misura “emergenziale ma necessaria” per tamponare l’inquinamento: niente barbecue a Bologna quando i livelli di polveri sottili sono alti. Le autorità comunali avevano confermato l’ordinanza sottolineando che le cosiddette “combustioni all’aperto” sarebbero state vietate solamente in casi limite e nell’ottica di preservare la qualità dell’aria, ma le fiamme della polemica hanno – com’era prevedibile, d’altronde – comunque preso ad ardere con forza, con tanto di attacchi da parte di Matteo Salvini. A infuocare gli animi fu soprattutto un particolare episodio in cui un trentenne venne multato dai vigili urbani per aver acceso il barbecue in una “giornata no”, se così vogliamo definirla, guadagnandosi una multa da 200 euro. A poco più di una settimana dal divieto, tuttavia, il sindaco Matteo Lepore interviene per mettere i proverbiali puntini sulle i e anticipa: da maggio “potrete fare tutte le grigliate che volete”.

Barbecue a Bologna, tra polemiche e divieti

barbecue

L’affaire barbecue viene affrontato dal sindaco di Bologna con un breve video pubblicato su Instagram, e la prima mossa è quella di introdurre le dovute proporzioni: il divieto è di fatto scattato solo in tredici giornate ed è stata fatta “una sola multa a una sola persona”, come accennato poche righe fa.

Barbecue di carne d’orso: il precedente di Maurizio Fugatti a pranzo con gli orsi del Trentino Barbecue di carne d’orso: il precedente di Maurizio Fugatti a pranzo con gli orsi del Trentino

“Stiamo parlando di nulla, una polemica costruita ad arte per confondere la cittadinanza” prosegue poi, sottolineando che una specifica ordinanza dell’amministrazione per vietare i barbecue “non esiste e mai esisterà”. Come anticipato in apertura di articolo, infatti, si tratta invece di “una ordinanza dei principali comuni del bacino padano in accordo con le Regioni Emilia- Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia, sulla qualità dell’aria“.

“Sono ordinanze che riguardano il periodo che va da ottobre ad aprile di ogni anno e riguardano non i barbecue ma tutte le combustioni, cioè tutti i fuochi che si possono accendere all’aperto” spiega ancora Lepore nell’evidenziare che si tratta di misure regolarmente messe in campo anche nelle Regioni governare dal centrodestra. “Sono ordinanze che vengono messe in campo per limitare tutto ciò che produce emissioni nocive per l’aria”.

In definitiva, Lepore invita alla pazienza e alla comprensione, e per semplificare l’0biettivo del cosiddetto “divieto ai barbecue” paragona l’ordinanza da quelle che impediscono di annaffiare o di sprecare acqua nei periodi di forti siccità, che abbiamo abbondantemente visto l’anno scorso – e che con ogni probabilità vedremo tra qualche tempo. “Dal primo maggio l’ordinanza non sarà più attiva e si potranno fare i barbecue” conclude infine, per la gioia dei cittadini che amano grigliare all’aria aperta.