BrewDog: il fondatore James Watt lascia

James Watt, fondatore di BrewDog, si dimetterà dalla carica di amministratore delegato dopo 17 anni passati al timone del celebre birrificio d'Oltremanica.

BrewDog: il fondatore James Watt lascia

Una domanda non può che sorgere spontanea: il film che promette di raccontarci storie e controversie del celebre birrificio d’Oltremanica arriverà anche a ventilare le chiacchierate da loggia che hanno preceduto questa decisione? James Watt, fondatore di BrewDog, si dimetterà dalla carica di amministratore delegato dopo 17 anni passati al timone della sua stessa creatura.

Quella di James Watt è una storia di alti innegabili, che d’altro canto BrewDog è senza ombra di dubbio alcuno uno dei più importanti e noti birrifici indipendenti a livello globale, e di bassi punteggiati da numerose e gravi accuse di molestie sessuali e comportamenti scorretti. Stando a quanto lasciato trapelare a occupare la poltrona del CEO sarà James Arrow, che a onore del vero già da settembre 2023 a oggi ha vestito i panni del COO, concretizzando un piano di successione che, sempre secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda, era già stato messo in atto a partire dallo scorso anno.

James Watt: il futuro e le dichiarazioni del numero uno di BrewDog

BrewDog

Badate bene, però – quello di Watt non è un addio da interpretare in termini netti, ma piuttosto una sorta di “ridimensionamento”. Il fondatore di BrewDog, in altre parole, rimarrà nel consiglio di amministrazione dell’azienda nel ruolo di “capitano e co-fondatore” e continuerà ad avere in tasca il fatto di essere uno dei principali azionisti.

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Vale in ogni caso la pena notare che tale ridimensionamento, così come l’abbiamo definito, non pare abbia particolarmente sorpreso il suo settore di riferimento: Pete Brown, beer writer di casa The Drinks Business, ha commentato così la notizia: “Era atteso da tempo che James Watt si dimettesse. È sempre stato controverso e questo ha funzionato con una start-up, ma ora BrewDog deve ridefinire la sua cultura”.

Un caso di scarpe diventate troppo grandi, in altre parole. Voci di corridoio, anch’esse riportate dai colleghi di The Drinks Business, restituiscono un quadro secondo cui sarebbe stato lo stesso consiglio di amministrazione aziendale a incoraggiare Watt a dimettersi dalla sua posizione apicale, così da salvaguardare la reputazione del marchio dalle ormai ben note e sopracitate controversie che circondano l’imprenditore.

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James Watt, in ogni caso, ha affermato di aver “amato co-fondare questa straordinaria attività e guidarla negli ultimi 17 anni”. L’ex numero uno di BrewDog si è detto “entusiasta” dell’idea di prendersi “un po’ di tempo libero, di viaggiare, di trascorrere più tempo con la mia famiglia e i miei amici. Non vedo l’ora di poter dedicare più tempo ai miei altri interessi lavorativi”.