Caffè, berlo in gravidanza porta ad avere figli più bassi? Uno studio sostiene di sì

Uno studio sostiene che consumare del caffè in gravidanza potrebbe andare a influenzare l'altezza del bambino.

Caffè, berlo in gravidanza porta ad avere figli più bassi? Uno studio sostiene di sì

Avere il vizio della pausa caffè può avere conseguenze sulla gravidanza? Pare proprio di sì, o almeno secondo quanto emerso da uno studio pubblicato in data 31 ottobre sul Journal of American Medical Association (per gli amici JAMA – una delle più prestigiose riviste scientifiche). Più precisamente, secondo quanto scoperto dal team di ricercatori che hanno redatto il rapporto in questione, i figli delle donne che erano solite assumere caffeina durante il periodo della gravidanza sono in media più bassi rispetto a quelli delle mamme che, invece, hanno preferito astenersi.

Caffè in gravidanza: i numeri

donna gravidanza

I ricercatori impegnati nello studio hanno preso in esame due gruppi di donne in gravidanza a cui è stata misurata la concentrazione di caffeina nel sangue durante i primi tre mesi con il cosiddetto pancione: nel primo gruppo, i 788 bambini nati da donne che erano solite assumere circa 36 milligrammi di caffeina al giorno (equivalenti grossomodo a mezza tazza di caffè, per intenderci), una volta raggiunta l’età di 7 anni, erano più bassi di circa 1,5 centimetri rispetto ai coetanei nati da donne che invece non ne avevano assunta (o in ogni caso a livelli così bassi da non essere rilevanti).

Nel secondo gruppo, invece, i bambini nati da madri che erano solite consumare l’equivalente di due tazze di caffè al giorno erano in media più bassi di un intervallo compreso tra gli 0,68 e i 2,2 centimetri nella fascia di età tra i 4 e gli 8 anni. Gli scienziati hanno per di più notato che le differenze di altezza iniziavano intorno ai 4 anni, con il divario che poi continuava ad aumentare di anno in anno.

“I nostri risultati indicano che il consumo materno di caffeina è associato a diminuzioni a lungo termine dell’altezza del bambino”, hanno affermato gli autori nello studio. “Questa associazione si è verificata anche con il consumo materno al di sotto delle attuali raccomandazioni di 200 mg al giorno”.

Il parere di altri studi

caffè

Attenzione, però: il parere della scienza è, naturalmente, autorevole e come tale andrebbe preso in considerazione, ma è una buona idea – prima di formare le proprie personali considerazioni in merito – allargare lo sguardo a comprendere anche altre ricerche sull’argomento.

Vi segnaliamo, in questo caso, uno studio risalente alla scorsa estate che sosteneva come il consumo moderato di caffè in gravidanza non faccia in realtà poi così male; sottolineando come per le donne che assumevano caffeina non aumentasse il rischio di aborto spontaneo, parto prematuro e natimortalità.