Caffè con green pass: il buongiornissimo di Matteo Salvini

Matteo Salvini pubblica la consueta foto del buongiorno con un QR code in bella vista: che sia il suo Green Pass?

Caffè con green pass: il buongiornissimo di Matteo Salvini

Il “Buongiornissimo! Caffè??” di Matteo Salvini sui social, questa mattina, aveva un sapore diverso, quello del Green Pass. Nel post quotidiano costellato di cuori e tanto amore per i suoi follower, infatti, oggi il leader della Lega non è intervenuto direttamente sulla questione che sta tenendo banco in questi giorni, quella dell’obbligo del Green Pass, ma forse ha mostrato al mondo che alla fine pure lui è in qualche modo favorevole – o comunque piegato – alla necessità di un certificato di vaccinazione. Come? Semplicemente mostrandolo.

Nella foto della colazione di questa mattina, Matteo Salvini mostrava sul tavolino un bel QR code che, per carità, per quel che ne sappiamo potrebbe pure essere la stampa della tessera a punti della Coop, ma che in questo periodo fa certamente subito pensare al Green Pass.

Tanto più che – vale la pena ricordarlo – difficilmente gli elementi delle foto e dei post del Matteo nazionale (quello più a destra dei due, almeno sulla carta) sono messi lì casualmente. Tutto è studiato dal suo super team di social media manager e tutto è costruito proprio per sembrare spontaneo.

Tanto più che la posizione sui vaccini di Salvini per il momento è sempre stata molto vaga: non ha mai detto esplicitamente di essere contrario (significherebbe perdere la parte più “moderata” del suo elettorato) ma non aveva ancora detto di essersi vaccinato, glissando spesso sulle domande in tema e dicendo più volte di stare aspettando il suo turno che, però, a conti fatti, avrebbe dovuto essere già arrivato da tempo, e che invece – come pare sia stato confermato dalle agenzie – è arrivato in questi giorni.

E dunque, forse, questo post che parla di “Salute, lavoro e libertà” che devono stare insieme, con un QR code in bella vista, se non è un timido tentativo di difendere il Green Pass (di cui tra l’altro è promotore un governo sostenuto anche dalla Lega) è quantomeno un modo per non perdere i voti dei si vax che, comunque, fanno parte del suo elettorato senza ovviamente perdere quelli dei no vax. Insomma: il buongiornissimo meno boomer di sempre.