Campania, altre misure anti Covid: vietate le feste nei locali al chiuso

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca emana altre misure anti-Covid: vietate feste ed eventi in sale da ballo, discoteche e simili. Per ora salvi pranzi e cene.

Campania, altre misure anti Covid: vietate le feste nei locali al chiuso

Feste vietate nei locali al chiuso: da oggi, anzi da ieri, è in vigore in Campania una nuova ordinanza voluta dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca, che introduce ulteriori misure anti Covid. Da subito (l’ordinanza è di domenica 19 dicembre) e fino al 1 gennaio non si possono fare feste scolastiche, di compleanno, di laurea e simili, in discoteche o altri locali dove si balla. Restano salvi, per il momento, pranzi e cene, e gli eventi che prevedono persone sedute, ovviamente sempre nel rispetto delle misure già esistenti (mascherine, numero limitato, posti assegnati, distanziamento ecc.). La Campania si conferma così una delle regioni più severe e pronte a introdurre restrizioni ulteriori rispetto al livello nazionale (mai cessato per esempio, anche in zona bianca, l’obbligo di indossare mascherine anche all’aperto).

I casi salgono e Vincenzo De Luca cerca di anticipare i tempi: dopo aver vietato il consumo di cibi e bevande in pubblico e la vendita di alcolici il 24 dicembre, nonché bloccato feste all’aperto e assembramenti a Capodanno, il Presidente passa alle feste private. Dice l’ordinanza: “Fatta salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione della situazione epidemiologica, fermo restando l’obbligo di rispetto delle disposizioni nazionali e regionali vigenti, su tutto il territorio regionale: con decorrenza immediata è fatto divieto di svolgimento di feste ed eventi consimili in sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Resta consentito il solo svolgimento di pranzi e/o cene, nel rispetto dei protocolli vigenti, nonché di altri eventi esclusivamente in forma statica, con posti seduti e preassegnati e con obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento. Si precisa che lo svolgimento dell’attività di ristorazione, anche presso le strutture alberghiere, resta consentito nel rispetto dei protocolli vigenti e con esclusione di attività di ballo”.

napoli persone

Dichiara Vincenzo De Luca: “In relazione alla crescita abnorme di contagi registrati nelle ultime tre settimane e segnalata dalle autorità sanitarie, con particolare incremento relativo alle fasce di età giovanili, si sono rese indispensabili misure di contenimento e di divieto di feste al chiuso – che continuano irresponsabilmente – con particolare riferimento a feste scolastiche, feste di laurea, di compleanno e simili”. Il Governatore sottolinea anche che l’obbligo di mascherine e distanziamento all’aperto c’è sempre stato, ma non è facile farlo rispettare:  “Si sollecita un controllo, anche con sanzioni – che per ora è rimasto assolutamente inadeguato – da parte delle forze dell’ordine e delle polizie municipali”.

L’ordinanza poi spiega e precisa alcune disposizioni della precedente: dal 23 dicembre 2021 e fino al 1 gennaio 2022, divieto di consumo di cibo e bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche, ivi compresi gli spazi antistanti i bar e gli altri esercizi di ristorazione, le piazze, le ville e i parchi comunali. Resta consentito il consumo ai tavoli all’aperto, nel rispetto del distanziamento previsto; nei luoghi pubblici all’aperto è fatto divieto di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni che possano dar luogo a fenomeni di assembramento o affollamento; è confermato l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale, anche all’aperto, in ogni luogo non isolato (ad es., centri urbani, piazze, lungomari nelle ore e situazioni di affollamento, code, file, mercati, fiere, contesti di trasporto pubblico all’aperto); e nei giorni 23, 24, 25, 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022, dalle ore 11:00 e fino alle ore 05:00 del giorno successivo, per i bar e agli altri esercizi di ristorazione c’è divieto di vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua. Ma il divieto non riguarda le strutture con modalità di vendita “drive through”, con sistema di ordine, pagamento e ritiro direttamente in macchina.