Campari, il 2023 è iniziato con il botto: le vendite aumentano del 25%

Campari vola sulla spinta dell'aumento dei prezzi, la Pasqua in anticipo e gli aperitivi; e chiude il primo trimestre del 2023 in crescita.

Campari, il 2023 è iniziato con il botto: le vendite aumentano del 25%

Campari brinda a un ottimo inizio di 2023: il primo trimestre dell’anno in corso si è di fatto chiuso con una crescita delle vendite del 25%, equivalenti a un valore complessivo di 667,9 milioni di euro. Un’ottima performance trainata in particolare dalla popolarità in quel d’Oltreoceano, tant’è che il margine operativo lordo negli Stati Uniti è è cresciuto del 25,1% a 389,7 milioni di euro, l’utile prima delle tasse è stato di 133,6 milioni di euro, in crescita del 24,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; ma è bene notare che dietro il 2023 da sogno di Campari ci sono anche altri importantissimi mattoncini – l’aumento dei prezzi, la Pasqua in anticipo e la spinta degli aperitivi in particolare.

Campari e il primo trimestre del 2023: tutti i dettagli

campari

Dicevamo – le vendite nelle Americhe, che di fatto pesano per il 47% sul totale, sono senza ombra di dubbio tra le principali protagoniste della performance di Campari nei primi mesi del 2023. È stata particolarmente notevole, nel contesto del mercato d’Oltreoceano, la spinta di Espolòn, Wild Turkey bourbon, Russell’s Reserve e Campari, con Aperol in espansione a tripla cifra. Lieve calo invece per quanto riguarda Grand Marnier, a causa del destoccaggio dovuto al ribilanciamento dei livelli di magazzino.

Campari e Moet Hennessy hanno acquisito il 100% del sito di e-commerce di vini e liquori Tannico Campari e Moet Hennessy hanno acquisito il 100% del sito di e-commerce di vini e liquori Tannico

I nostri lettori più attenti, nel frattempo, si chiederanno come si sarà comportato il nostro caro e vecchio Stivale, che rimane di fatto il mercato principale del brand: l’azienda racconta di una crescita del 21,6% in Italia nonostante la base di confronto sfavorevole (+70,2% nel primo trimestre 2022), anche in questo caso sostenuta dalle conseguenze degli aumenti di prezzo e dalla Pasqua avvenuta nei primi giorni di aprile. A trainare il proverbiale carro, qui, troviamo Aperol, Campari, Crodino, Campari Soda, e Aperol Spritz ready-to-enjoy.

Buona anche l’espansione nel nord, centro ed est Europa, dove il mercato è cresciuto del 16%, e nell’area dell’Asia-Pacifico (+14%); mentre sud Europa, Medio Oriente e Africa hanno registrato volumi migliori di quelli complessivi Oltreoceano: +23,5% su base annua.

Il futuro, come avrete intuito, è luminoso. “Guardando al resto del 2023, rimaniamo fiduciosi sulla dinamica positiva dello slancio del business nelle combinazioni chiave di brand e mercato grazie alla forza dei nostri marchi, e al buon andamento del canale on-premise” ha spiegato a tal proposito il ceo Bob Kunze-Concewitz. “Sebbene l’inflazione sui costi di produzione cominci a mostrare primi segni di rallentamento, l’andamento della marginalità sconterà progressivamente l’effetto degli aumenti prezzi riflessi nella base di confronto nel corso dell’anno, oltre all’evoluzione del mix delle vendite e alla normalizzazione della crescita dei volumi”.