Campo di San Giuliano Terme: i no Green Pass attaccano sui social la Sagra degli Schiaffoni

A Campo di San Giuliano Terme (Pisa) i no Green Pass e hater hanno attaccato sui social la Sagra degli Schiaffoni rea di aver rispettato le regole.

Campo di San Giuliano Terme: i no Green Pass attaccano sui social la Sagra degli Schiaffoni

I no Green Pass, no vax e haters vari hanno preso di mira anche le fiere e sagre di paese. Lo sa bene la Sagra degli Schiaffoni di Campo di San Giuliano Terme in provincia di Pisa, attaccata sui social dai no Green Pass in quanto rea di aver fatto rispettare le regole imposte dal Governo.

Come ormai dovrebbero sapere tutti, per accedere a fiere, sagre ed eventi anche all’aperto, è necessario:

  • esibire il Green Pass (ottenibile già dopo il primo vaccino)
  • presentare un certificato di esito negativo del tampone di massimo 48 prima
  • presentare un certificato di guarigione della Covid-19 di massimo sei mesi prima

Così anche la Sagra degli Schiaffoni (piatto di pasta simile ai maltagliati, preparati a mano e conditi con ragù, sugo di cinghiale, pesto o funghi), partita il 5 agosto, ha dovuto adeguarsi alla nuova normativa. Oltre al sistema di prenotazione online salta-coda, adottato in realtà anche prima della pandemia da Coronavirus, gli organizzatori sulla pagina Facebook della manifestazione hanno ricordato a tutti che per poter accedere all’evento era necessario avere il Green Pass.

schiaffoni

Solo che, a questo punto, sui social dell’evento sono sciamati utenti no vax, non Green Pass e haters vari ed eventuali che hanno cominciato a insultare la pagina e gli organizzatori, postando commenti negativi sotto al post dove venivano ricordate le regole per l’ingresso in sicurezza a questa attesa festa di paese.

Ma non solo: gli haters hanno anche invitato tutti a boicottare l’evento, invocando quell’evergreen che va di moda adesso della “dittatura sanitaria del nuovo ordine mondiale”.

Luca Cavallini, presidente della Casa del Popolo di Campo, si è dichiarato amareggiato di quanto accaduto. Cavallini ha spiegato che la novità del Green Pass, un obbligo di legge alla quale si sono adeguati, ha dato sfogo in rete a no vax e haters, rendendoli bersaglio di offese e boicottaggi.

Il problema è che queste persone non danneggiano solo la sagra, ma anche tutte le attività di ristorazione che, per legge, sono obbligate a permettere l’accesso solo in presenza di Green Pass.

Secondo Cavallini chi rispetta le leggi dovrebbe essere tutelato con maggiori controlli da parte anche degli organi preposti all’applicazione del Green Pass. E spiega di aver avuto un netto calo di presenze: nel 2019 avevano registrato 800 ingressi al giorno, nel 2020 400 e quest’anno sono a 150. Se continuerà così, a settembre saranno costretti a valutare se chiudere per sempre il circolo. E di sicuro il boicottaggio social da parte degli haters non aiuta.