Carne, lanciata la sfida a cinque grandi città: ridurre il consumo del 20% nelle mense

La Lega anti vivisezione ha lanciato una sfida a cinque città italiane: ridurre il consumo di carne del 20% nelle mense pubbliche.

Carne, lanciata la sfida a cinque grandi città: ridurre il consumo del 20% nelle mense

Ridurre del 20% in consumo di carne nelle mense pubbliche nei quattro anni a venire: è questa la sfida lanciata dalla Lega anti vivisezione (Lav) a cinque grandi città italiane, e cioè Milano, Napoli, Roma, Bologna e Torino.

Vegana

Gennaio, dopotutto, è il mese di Veganuary, e quindi perché non tentare di applicare la sfida anche ai prossimi anni? I manifesti esposti in piazza Scala parlano chiaro: meno carne nelle mense equivale a meno smog in città, e gli allevamenti e la zootecnia causano il 14,5% delle emissioni dovute ad attività umane che influenzano (negativamente, è chiaro) il clima. E la sfida non finisce qui: l’invito comprende anche l’istituzione di un giorno a settimana 100% vegetale in tutte le mense gestite dall’amministrazione comunale.

Le città in questione consumano 1 milione e 500 mila chilogrammi circa di carne l’anno nelle mense rispettive, con un’impronta ambientale e sanitaria che vale oltre 13 milioni e 800 mila euro. E le emissioni? Si stima che si aggirino intorno alle 22 mila tonnellate di gas serra e 52 tonnellate di particolato Pm10, dannoso per la salute, gli edifici e la visibilità. Gianluca Felicetti, presidente Lav, non ha alcun dubbio: “Accettare la sfida lanciata da Lav a ridurre l’impatto ambientale e sanitario della ristorazione collettiva sarà un atto di lungimiranza, di attenzione alla sopravvivenza del Pianeta e al benessere della comunità che si amministra”.