Cibus 2022 recupera le eccedenze alimentari degli espositori e le dona al Banco Alimentare

Ovviamente Cibus 2022 non poteva non essere attento agli sprechi: le eccedenze alimentari degli espositori saranno recuperate e donate al Banco Alimentare.

Cibus 2022 recupera le eccedenze alimentari degli espositori e le dona al Banco Alimentare

Poteva forse non essere sostenibile e attenta agli sprechi Cibus 2022? Assolutamente no: la manifestazione, infatti, recupererà tutte le eccedenze alimentari degli espositori e le donerà al Banco Alimentare.

Dal 3 al 6 maggio si terrà a Parma Cibus, la Fiera internazionale dell’agroalimentare Made in Italy. E si terrà in presenza, con tanto di stand delle aziende espositrici.

Come da quattro anni a questa parte, è stata rinnovata la collaborazione fra Fiere di Parma e Banco Alimentare per portare avanti l’iniziativa Cibus Food Saving. Le imprese e gli espositori che aderiranno all’iniziativa potranno regalare, alla fine della kermesse, gli alimenti in eccedenza.

cibus 2022

Toccherà poi ai volontari del Banco Alimentare Emilia-Romagna distribuire tali eccedenze agli istituti di carità convenzionati che aiutano le persone in difficoltà.

Al momento in Emilia-Romagna si contano 742 strutture di carità in partnership con il Banco Alimentare: nel 2021 a loro sono state destinate 10.500 tonnellate di alimenti. In questo modo, l’anno scorso, sono state aiutate 125mila persone a cui si aggiungono quest’anno anche 2.400 profughi dall’Ucraina.

Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, ha così spiegato: “Negli anni è cresciuta la consapevolezza del problema dello spreco alimentare, ma è necessario tenere sempre alta l’attenzione su questo tema per promuovere una cultura del recupero del cibo in un’ottica di sostenibilità e di solidarietà sociale. L’iniziativa Cibus Food Saving propone una semplice ma efficace azione e ci auguriamo che anche quest’anno siano tante le imprese che vorranno donare i prodotti ancora integri presenti negli stand a fine manifestazione”.

Nelle passate edizione, il progetto è riuscito a recuperare 45 tonnellate di cibo, pari a 51,3 tonnellate di CO” non emessa e a 90mila pasti.