Secondo quanto rivelato dal ministero del Commercio, in Cina i prezzi del cibo sono stati in costante aumento settimanale nel mese di ottobre.
I prezzi per il cibo e altre materie prime sono in rapido aumento nel paese asiatico, mettendo così sotto pressione i responsabili politici incaricati di mantenerli stabili.
Un esempio? Un cesto di 30 verdure ha raggiunto quota 5,99 yuan per kg (par a 2,06 dollari al chilo) nella settimana terminata con il 31 ottobre, con un aumento del 6,6% rispetto alla settimana precedente. Nella settimana terminata il 26 settembre, invece, il prezzo per kg era stato di 4,39 yuan.
Per far fronte all’inflazione e all’inasprimento della politica monetaria di alri paesi, la Cina avrà bisogno di un maggior sostegno per le sue politiche fiscali e industriali. Il rischio, altrimenti, è che i prezzi salgano, ma che contemporaneamente le attività economiche ristagnino, portando a un aumento della disoccupazione e a una riduzione del potere d’acquisto dei consumatori.
L’ultimo report settimanale del ministero del Commercio cinese aveva confermato una tendenza all’aumento dei prezzi alimentari. Anche se i dati pubblicati martedì pomeriggio sono scomparsi dal sito ministeriale già la mattina successiva, ecco che è stato dimostrato come, nella settimana finita col 31 ottobre, i prezzi alimentari siano aumentati del 3,7% rispetto alla settimana precedente.
I prezzi del maiale, per esempio, sono aumentati del 10,6%, mentre quelli delle uova di gallina del 6,4% secondo quanto riferito da un report presente sul Quotidiano del Popolo del Partito Comunista Cinese.
In questa situazione, poi, di sicuro non giova il fatto che di recente il Governo cinese ha esortato i cittadini a fare scorta di cibo, temendo cali dell’approvvigionamento alimentare e dei beni di prima necessità.