Cina, arrestato per aver spaventato a morte più di mille polli

Nella Cina rurale un uomo è stato arrestato per aver spaventato a morte più di mille polli nel tentativo di vendicarsi del vicino.

Cina, arrestato per aver spaventato a morte più di mille polli

La seconda minaccia più grande per la salute di polli, galline e altri pennuti dopo l’influenza aviaria è un uomo di nome Gu. Confusi? Anche noi, a dire il vero. Riavvolgiamo un po’ il nastro: siamo nella Cina rurale, nella provincia centrale di Hunan. Il nostro Gu – questo l’unico dato identificativo lasciato trapelare dalle forze dell’ordine cinesi – è impegnato in una guerra senza pietà con il suo vicino di casa, il signor Zhong, dopo che quest’ultimo, nell’aprile del 2022, aveva abbattuto alcuni degli alberi del nostro protagonista senza chiedergli il permesso. Un’onta che non poteva restare impunita – motivo per cui Gu ha fatto della vendetta il suo scopo di vita.

La vendetta di Gu: strage di polli

polli

Il piano di Gu era stato concepito curando ogni minimo dettaglio: il nostro vendicatore mascherato era solito attendere che calasse la notte e poi, con il favore delle tenebre, intrufolarsi nell’allevamento di polli di Zhong. Una volta all’interno, Gu poteva estrarre indisturbato la sua arma, lo strumento di giustizia che avrebbe equilibrato l’arroganza di Zhong: una torcia elettrica.

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Ancora non vedete il genio, la vendetta che si compie, i piani che si incastrano perfettamente tra loro? Agitando la torcia nel buio, Gu era solito seminare il panico tra i poveri pennuti che, presi dal terrore, finivano per affollarsi in un angolo in una calca frenetica, schiacciando e uccidendo i propri simili. Stando a quanto riportato dai media cinesi, il colpo di Gu aveva portato alla morte di 500 galline.

Naturalmente la vicenda non è passata inosservata. Viene da immaginare che Zhong, il mattino successivo, sia riuscito a ricostruire senza troppi problemi l’accaduto, tant’é che la polizia locale non ha esitato a interrogare e in seguito arrestare Gu, costringendolo infine a pagare un risarcimento di 3 mila yuan (equivalenti a poco meno di 400 euro).

Ma la sete di vendetta di Gu pareva inesauribile. Il nostro protagonista, evidentemente convinto che 500 galline non fossero sufficienti a rimediare all’offesa subita, è tornato all’opera: stessa strategia, stesso movente, stessa arma. Questa volta la conta dei morti raggiunge quota 640 pennuti.

Il caso viene preso in esame dal tribunale della contea di Hengyang, che stabilisce infine che Gu aveva causato intenzionalmente del danno alla proprietà di Zhong, con i circa 1100 polli morti che sono stati valutati per un totale di 13840 yuan (circa 1840 euro). Il risultato? Sei mesi di carcere e un anno di libertà vigilata per Gu – una sentenza che, è importante notarlo, ha tenuto conto del rimorso dimostrato dal nostro protagonista. Come si dice “lacrime di coccodrillo” in cinese?