Cioccolato senza cacao: la start-up WNWN pronta a sbarcare nel Regno Unito e nell’UE

La start-up WNWN, nota per la produzione di cioccolato senza cacao, si appresta a sbarcare nei negozi al dettaglio di Regno Unito e Unione Europea

Cioccolato senza cacao: la start-up WNWN pronta a sbarcare nel Regno Unito e nell’UE

Vuoi del cioccolato senza cacao? Ebbene, anche nei negozi al dettaglio dell’Unione Europea e del Regno Unito sta per arrivare il cioccolato senza cacao a marchio WNWN. Grazie a un investimento del valore di 5,6 milioni di dollari, questo marchio assai alternativo di cioccolato si preparare a espandersi in Europa.

Cioccolato senza cacao? Davvero?

Cioccolata WNWN

Grazie al round di finanziamento da 5,6 milioni di dollari realizzato da VC PeakBridge, FoodLabs, Geschiwister, Oetker, Mustard Seed Maze, PINC, Investbridge, AgriTech e HackCapital, ecco che fra un po’ sugli scaffali potremo trovare il cioccolato senza cacao.

Mentre mi chiedo che senso abbia fare del cioccolato senza cacao, ecco che la start-up in questione al posto di fermentare e tostare le face di cacao, prepara questa alternativa al cioccolato partendo da orzo fermentato e dalle carrube (sob, non bastava trovare le carrube nel gelato? Anche nel cioccolato adesso? Diciamo per favore basta a questo uso indiscriminato di leguminose in prodotti che nulla dovrebbero avere a che fare con i legumi).

La start-up ha deciso di abbinare orzo e carrube per creare un gusto “deliziosamente cioccolatoso”, ma senza che nel suddetto cioccolato ci sia un’oncia di cioccolato. Questo perché anche il burro di cacao viene sostituito dal grasso di karitè proveniente dal Ghana.

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Secondo l’azienda il risultato finale è quello di un’alternativa al cioccolato fondente avente un profilo nutrizionale simile a quello del cioccolato vero, con un contenuto inferiore di zucchero. Inoltre la start-up mira a creare anche un’alternativa al cioccolato al latte senza cacao.

La start-up ha spiegato che vogliono replicare l’esperienza del cioccolato, ottenendo un qualcosa che ha il classico gusto amaro del cioccolato fondente e la sua acidità fruttata, ma che non contenga cacao.

Il motivo dato per la creazione di questo prodotto è quello relativo all’aumentata domanda di cioccolato. Secondo l’azienda le catene di approvvigionamento normali non possono tenere il passo con questa domanda, a meno di non danneggiare il pianeta e la dignità umana. Da qui la scelta di produrre un cioccolato che non vada a distruggere l’habitat e che non causi pratiche lavorative scorrette.

Ok, questo è chiaro, ma non si rischia di fare la stessa cosa col burro di karitè, prodotto sempre in Ghana? Questo visto e considerato che la maggior parte delle fave di cacao arriva proprio dal Ghana e dalla Costa d’Avorio. Ma se in questo cioccolato senza cacao si usa il burro di karitè proveniente dal Ghana, cosa ci assicura che anche i produttori di burro di karitè non finiscano col danneggiare l’ambiente o col ricorrere a pratiche lavorative scorrette?