A chef Rubio, ormai, associamo tutto fuorché la cucina. Il modo in cui più (o solo?) fa parlare di sé è il terreno dell’attivismo politico, in cui sembra non eccellere nell’espressione dei suoi concetti – al di là di quali questi concetti siano. L’ultima querelle che lo riguarda lo ha visto protagonista di un botta e risposta sui social con Tommaso Cerno, direttore del quotidiano Il Tempo. Il tema è quello politico-ideologico legato all’Iran; il tono, quello di chi è riuscito persino a farsi bloccare il profilo X.
La querelle Rubio-Cerno
Gabriele Rubini ha cambiato pelle più volte nella sua vita: dalla carriera sportiva a quella culinaria, oggi il suo impegno principale è quello dell’attivismo, a sostegno di cause talvolta encomiabili (si è ad esempio impegnato per rendere la cucina più accessibile e inclusiva), ma spesso affrontate nel peggiore dei modi.
Dopo i vari coinvolgimenti legali per istigazione all’odio razziale (che gli sono costati la modifica cifra di 30.000 euro), l’ex cuoco televisivo si è tuffato di testa in un acceso dibattito – chiamiamolo così – con il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno. A scatenare lo scambio di commenti, il post di Cerno su X che recitava: “Khamenei è l’opposto esatto di ciò che per me è l’umanità, la democrazia, perfino la religione. La sua fine sarebbe e sarà un bene per tutti”.
Chef Rubio non ha chiaramente apprezzato l’opinione del direttore, ma la diplomazia non è nelle sue corde: “Disse quello che non sapeva un caz.. in materia”, ha risposto. Cerno, invece, di diplomazia ne sfodera parecchia, replicando: “Ringrazio Chef Rubio per le lezioni di vita che mi dà sul terrorista Khamenei e sull’islamismo fanatico e sulla democrazia. Quando vorrò imparare a cucinare una frittata o una salsa per qualche programma tv di cucina mi rivolgerò alle sue competenze”.
La chiusura finale di Rubini – “Dai da bravo accuccia ora” – è stata seguita dalla temporanea sospensione del suo account X (ora nuovamente operativo), per violazione delle politiche della piattaforma sull’incitamento all’odio.