Consumi, secondo l’Istat l’indice di fiducia è ai minimi da maggio 2020

Secondo i calcoli redatti dall'Istat nel mese di luglio l'indice di fiducia dei consumatori è arrivato ai minimi da maggio 2020.

Consumi, secondo l’Istat l’indice di fiducia è ai minimi da maggio 2020

Pandemia, guerra e infine siccità – con le piaghe d’Egitto che hanno preso ad abbattersi su noi poveri mortali si potrebbe dire che un calo dell‘indice di fiducia è praticamente fisiologico. Secondo le più recenti stime dell’Istat, luglio ha portato nel contesto dei consumatori una diminuzione di questo particolare indice ai minimi da maggio 2020 (da 98,3 a 94,8), quando l’Italia si trovava a fare i conti con il pieno della pandemia da Covid. Importante notare che, di fatto, tutte le componenti dell’indice di fiducia sono in calo: in particolare il clima economico e quello futuro fanno registrare le diminuzioni più marcate (da 93,9 a 84,9 e da 98,8 a 92,9), mentre il clima personale e quello corrente hanno invece subito flessioni più contenute (da 99,8 a 98,1 e da 97,9 a 96,1).

spesa supermercato

Nel contesto delle imprese la situazione non migliora affatto: gli unici settori che registrano un lievissimo miglioramento dell’indice sono le costruzioni (da 159,7 a 164,4) e il commercio a dettaglio (da 107,2 a 108,1), mentre in tutti gli altri casi si segnalano cali in quasi tutte le variabili che compongono l’indicatore – dalle attese sul livello della produzione ai giudizi sugli ordini. Peggiora ancora, infine, il settore dell’agricoltura, dopo aver già raggiunto i minimi storici nel mese precedente.

“A luglio l’indice di fiducia delle imprese diminuisce riportandosi sul livello dello scorso maggio” commenta l’Istat. “Il peggioramento è determinato dall’evoluzione negativa della fiducia nella manifattura e nei servizi di mercato. Anche l’indice di fiducia dei consumatori evidenzia una dinamica negativa, raggiungendo un minimo da maggio 2020. Si segnala un diffuso peggioramento di tutte le variabili che entrano nel calcolo dell’indice ad eccezione dei giudizi sull’opportunità di acquistare beni durevoli nella fase attuale”.