È stato pubblicato un nuovo richiamo sul sito Salute.gov: sono stati ritirati dal commercio alcuni lotti della Crostata alla marmellata di Fernanda Bandecchi a causa di un rischio chimico. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella del 5 agosto 2021, mentre sull’avviso di richiamo vero e proprio la data effettiva dei controlli è quella del 4 agosto 2021.
La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Crostata alla Marmellata, mentre il marchio del prodotto è Fernanda Bandecchi l’eccellenza della tradizione. Invece, sia il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato, sia il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore, sia il nome del produttore è Panificio Bandecchi Fernanda di Fiaschi Alessandro & C. snc, con sede dello stabilimento in via Francesca 313 a Santa Maria a Monte (PI).
Questi sono i numeri di lotto di produzione coinvolti nel richiamo:
- 102319, data di scadenza o termine minimo di conservazione dell’11 agosto 2021
- 102324, data di scadenza o termine minimo di conservazione del 15 agosto 2021
- 102326, data di scadenza o termine minimo di conservazione del 18 agosto 2021
- 102332, data di scadenza o termine minimo di conservazione del 25 agosto 2021
- 102337, data di scadenza o termine minimo di conservazione del 29 agosto 2021
- 102338, data di scadenza o termine minimo di conservazione del 1 settembre 2021
- 102340, data di scadenza o termine minimo di conservazione del 4 settembre 2021
- 102341, data di scadenza o termine minimo di conservazione del 5 agosto 2021
In tutti questi casi l’unità di vendita è rappresenta dalla crostata di marmellata all’albicocca.
Il motivo del richiamo è un ritiro precauzionale per un rischio chimico, cioè la presenza di ossido di etilene che supera i limiti consentiti dalla legge in un ingrediente (più precisamente nella passata di albicocca).
Nelle avvertenze viene specificato che il prodotto in questione no viene commercializzato ad altre OSA, ma è venduto solo ed esclusivamente nei loro punti vendita.
Fonte: Salute.gov