Dolcificanti: assumerli non aiuta a perdere peso, afferma l’OMS

Sostituire lo zucchero con i dolcificanti potrebbe non essere una buona idea se l'obiettivo è di perdere peso nel lungo termine.

Dolcificanti: assumerli non aiuta a perdere peso, afferma l’OMS

Una “scorciatoia” che tanto scorciatoia non è. Sostituire il più tradizionale zucchero con i dolcificanti non rappresenta una strategia funzionante se l’intenzione è quella di perdere peso nel lungo termine – e badate bene, non lo diciamo mica noi, che potreste darci dei bacchettoni e guastafeste; ma il più recente rapporto pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le conclusioni sono davvero semplici, seppur inquietanti – l’utilizzo a lungo termine di “dolcificanti non zuccherini” (NSS), infatti, potrebbe addirittura portare a un aumento del rischio di vari problemi di salute come il diabete di tipo 2 o altre malattie cardiovascolari.

Dolcificanti: meglio evitarli se si vuole perdere peso

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I nostri lettori più attenti ricorderanno che non si tratta certo della prima volta che la comunità scientifica espone i rischi per la salute collegati al consumo più o meno abbondante di dolcificanti: studi piuttosto recenti hanno infatti dimostrato come la loro assunzione possa aumentare il rischio di tumori addirittura del 13-15%, e sottolineato come essi siano in grado di alterare il metabolismo degli zuccheri con conseguenze anche gravi.

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Il proliferare di tali studi è imputabile al fatto che sostanze come l’aspartame, la stevia e la saccarina vengono comunemente aggiunte ai prodotti dall’industria alimentare e delle bevande, in parte anche a causa della spinta sanitaria globale che punta a ridurre il contenuto zuccherino di questi particolari articoli. Scorciatoia, dicevamo; o se preferite alternativa seducente – lo stesso sapore dolciastro senza zuccheri aggiunti. Pare quasi uno slogan pubblicitario.

Il più recente rapporto dell’OMS, come accennato, mischia (ancora) le carte in tavola. “Le persone devono prendere in considerazione altri modi per ridurre l’assunzione di zuccheri liberi, come il consumo di alimenti con zuccheri naturali, come la frutta, o cibi e bevande non zuccherati”, ha affermato il dott. Francesco Branca, direttore dell’OMS per la nutrizione e la sicurezza alimentare. “Gli NSS non sono fattori dietetici essenziali e non hanno valore nutrizionale“.

È bene notare, tuttavia, che la raccomandazione dell’OMS di non affidarsi ai dolcificanti per perdere peso o per prevenire l’insorgere di malattie croniche è rivolta soprattutto a coloro che non soffrono di diabete pre-esistente, ed è per di più condizionata dalla relativa mancanza di certezza scientifica nel rapporto tra l’assunzione di NSS e gli esiti della malattia in questione.

La professoressa Nita Forouhi, unità di epidemiologia MRC, Università di Cambridge, ha a tal proposito riconosciuto che la raccomandazione di cui sopra dovrebbe essere arricchita di decisioni specifiche per ogni singolo contesto. “Il ruolo degli edulcoranti non zuccherini come mezzo per ridurre le calorie a breve termine è supportato da prove” ha spiegato “quindi il loro uso potrebbe essere giustificato per gestire la perdita di peso a breve termine”.