Domino’s vuole aprire più di 800 pizzerie in Italia

Domino’s vuole aprire più di 800 pizzerie in Italia

Domino’s si vuole espandere qui da noi e vuole aprire più di 800 pizzerie in Italia. Se da una parte Domino’s chiude, vedi i locali chiusi in Svizzera e Scandinavia a causa delle perdite economiche, dall’altra si parla di nuove aperture. Gli obiettivi dell’azienda sono abbastanza ambiziosi: entro il 2030 il suo scopo è raggiungere il 2% della quota di mercato in questo settore. E per farlo ha già avviato la campagna per il franchising.

Si parla di almeno 880 nuovi punti vendita a marchio Domino’s, i quali andranno ad unirsi ai 16mila negozi aperti in 85 paesi. A dare queste cifre è stato Alessandro Lazzaroni, amministratore delegato di Domino’s in Italia. L’amministratore ha anche spiegato che i nuovi negozi si concentreranno soprattutto al Nord e al Centro, fino ad arrivare a Roma. Questo anche perché la fabbrica che produce gli impasti per Domino’s si trova a Buccinasco, vicino a Milano.

Ad oggi Domino’s ha 28 pizzerie in Italia, localizzate a Torino (avevamo anche fatto la prova di assaggio del Domino’s di Torino), Milano, Bologna, Modena, Piacenza e Bergamo. Prossimamente, poi, è prevista l’inaugurazione di un negozio a Trieste, locale che si troverà dentro il centro commerciale Giulia e che, per questo motivo, fungerà da test per valutare l’efficacia dei locali al coperto. Infatti Domino’s solitamente sceglie negozi su strade trafficate visto che fa anche (e soprattutto) consegne a domicilio, quindi aprire un punto vendita in un centro commerciale è un po’ una novità qui da noi.

Domino’s vuole diventare la prima società digitale di consegne in Italia, questo almeno secondo le parole di Lazzaroni. Per fare ciò l’azienda adotterà la strategia del franchising, cosa fra l’altro già annunciata nel 2018 da Epizza spa, il gruppo che ha i diritti del marchio americano in Italia. Nel 2020 Domino’s vuole raggiunere il 50% dei negozi gestiti direttamente dall’azienda, mentre il restante 50% sarà gestito da affiliati. Nel 2030, poi, questo rapporto arriverà rispettivamente a 30% e 70%.

Questi sono i requisiti richiesti da Domino’s per entrare a far parte del franchising:

  • locale di circa 120 metri quadri
  • affitto di 12 anni
  • dieci posti a sedere
  • affaccio su strade altamente trafficate
  • bacino di 50mila abitanti
  • clienti raggiungibili entro nove minuti dai rider (20mila devono essere a 3 minuti)

Per chi fosse interessato a lavorare in franchising per Domino’s è bene sapere che l’azienda trattiene il 6% delle royalties sugli incassi e il 5% per il marketing. Per ogni punto vendita sono richiesti 14 impiegati: di questi, sei devono essere fattorini. Inoltre l’azienda richiede che gli impiegati siano assunti, tanto da aver sottoscritto la Carta di Bologna.

Il piano di espansione di Domino’s prevede di aprire 14 pizzerie a Milano, di cui due già in arrivo nel 2020, 3 a Brescia e 2 a Bergamo e Monza. Nuovi punti vendita si aggiungeranno a Varese, Como, Lecco, Cremona, Mantova, Lodi e Pavia. Ma non finisce qui: nuovi locali potrebbero essere aperti a Rho e Sesto San Giovanni nel 2020, Vigevano, Legnano, Busto Arsizio, Gallarate, Desio, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Rozzano, Paderno Dugnano, Lissone, Cantù e Seregno.