È italiano il miglior bar del mondo (ma non è in Italia)

World's 50 Best Bars 2025 premia con l'alloro un bar italiano che però ha sede a Hong Kong. E i bar in Italia, invece, come se la sono cavata?

È italiano il miglior bar del mondo (ma non è in Italia)

Si gioca in trasferta, ma non proprio. La cerimonia di premiazione di The World’s Best Bars 2025 è andata in scena nelle ultime ore in quel di Hong Kong, e il primo classificato è un bar italiano situato – you guessed it – a Hong Kong. In trasferta, ma non proprio.

L’aperitivo aveva migliorato i numeri dello scorso anno. Ergo: dalla posizione 100 alla 51, svelate appena un paio di settimane fa, l’Italia conta quattro bandierine complessive; mentre nell’edizione precedente erano state tre (con scivoloni importanti). Come siamo piazzati, invece, nelle prime cinquanta posizioni della classifica?

I successi e gli insuccessi dell’Italia a 50 Best Bars

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L’alloro poggia sul bancone del Bar Leone, brainchild di Lorenzo Antinori e già premiato nel 2024 come migliore bar di tutta l’Asia (da debuttante, badate bene; e quest’anno ha naturalmente mantenuto il titolo). Trattasi della prima volta che un’insegna del continente asiatico occupa il gradino più alto del podio, e rende certamente fieri sapere che il gusto è di ispirazione italiana (o meglio ancora, romana).

Romano di nascita, Antinori ha forgiato il Bar Leone secondo l’etica dei cosiddetti “cocktail popolari”, seguendo l’ispirazione del cameratismo conviviale dei quartieri della Capitale. Taglio del nastro nel 2023, debutto e vittoria nella graduatoria continentale nell’anno successivo, oro di caratura mondiale nel 2025: il menu, aggiornato mensilmente, è declinato in un file di Google Docs con tanto di ricetta e metodo di preparazione per assicurare che ogni drink sia accessibile a tutti.

Resto dell’Italia, dicevamo. Sono quattro in tutto i locali in lista: c’è la doppietta meneghina del 1930 (43esimo, migliorando il 50esimo posto dello scorso anno da debuttante) e del Moebius Milano, con quest’ultimo che si aggiudica il Nikka Highest Climber Award migliorando la 38esima posizione della scorsa edizione con un ottimo settimo posto complessivo.

Scendendo sui margini delle prime venti posizioni c’è il Locale Firenze, in continuo miglioramento su base annua (46esimo nel ’23, poi 36esimo e ora 22esimo); e poi il Drink Kong di Roma che, ahinoi, sta seguendo una parabola discendente: 21esimo gradino due anni fa, 33esimo nel 2024 e quarantesimo tondo tondo in questa edizione.

Si parla con le mani anche tra i premi speciali: Simone Caporale, noto per il suo lavoro all’Artesian all’hotel The Langham – numero uno al mondo per quattro anni consecutivi – e ora in forze al Sips di Barcellona, si è aggiudicato il Roku Industry Icon Award.