Eataly lascia la Russia chiudendo il punto vendita di Mosca

Anche Eataly ha deciso di lasciare la Russia, chiudendo il suo unico punto vendita di Mosca (era stato aperto nel 2017).

Eataly lascia la Russia chiudendo il punto vendita di Mosca

Anche Eataly si unisce ai grandi nomi di aziende del settore della ristorazione che stanno lasciando la Russia: ha infatti deciso di chiudere il suo unico punto vendita, quello di Mosca.

Dopo McDonald’s, Starbucks e Pizza Hut, anche Eataly ha scelto di chiudere temporaneamente i battenti in Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina.

Eataly Mosca

Diversa, invece, la risoluzione di Burger King e Domino’s Pizza: il primo non chiuderà i ristoranti e devolverà i ricavati al sostegno dei profughi russi; anche il secondo non chiuderà i suoi locali, ma ha rinunciato alle royalties.

Ma torniamo a Eataly. L’azienda fondata da Oscar Farinetti ha dichiarato all’Ansa che avrebbe chiuso i suoi accordi commerciali in franchising per il suo unico punto vendita in Russia, quello che era stato aperto a Mosca il 26 maggio 2017, all’interno del centro commerciale Kievsky (essendo in franchising, però, era gestito da partner locali).

Eataly ha fatto sapere che è estremamente preoccupata dell’evoluzione della guerra fra Russia e Ucraina e spiega che spera in una risoluzione diplomatica. Poi dichiara di essere vicina al dolore delle popolazioni colpite.

Attualmente Eataly è presente in 14 Paesi e ha fatto sapere che tramite i loro store e le associazioni partner stanno donando prodotti alimentari per sostenere la popolazione ucraina.