Egitto, principale importatore di grano dall’Ucraina, fissa il prezzo del pane

L'Egitto, uno dei principali importatori di grano dall'Ucraina, ha deciso di fissare il prezzo del pane a 11.50 sterline egiziane al chilo.

Egitto, principale importatore di grano dall’Ucraina, fissa il prezzo del pane

A causa della guerra in Ucraina, ecco che l’Egitto, fra i principali importatori di grano dall’Ucraina, ha deciso di fissare il prezzo del pane a 11.50 sterline egiziane al chilo. E questo mentre il prezzo del grano si sta impennanando un po’ ovunque.

In realtà l’Egitto pare che sia il più grande importatore di grano al mondo: in pratica importa il 60% del grano dall’estero. Fra i paesi da cui proveniva questo grano, uno dei più economici era proprio l’Ucraina: solamente lo scorso anno l’Egitto ha importato da Russia e Ucraina l’80% del grano utilizzato.

Così, lunedì scorso, Mostafa Madbouly, primo ministro egiziano, ha deciso di fissare il prezzo del pane venduto a 11.50 sterline egiziane al chilo, pari a 49 penny britannici o 0,57 euro. Inoltre il nuovo prezzo fisso per il classico pane tondo e piatto dal peso di 90 grammi è stato fissato a 1 sterlina egiziana.

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La preoccupazione per le forniture di grano aveva già fatto salire il prezzo del pane, alimento base in Egitto: in alcune panetterie una pagnotta era arrivata a 1,25 sterline, mentre i prezzi della farina erano aumentati del 15%.

Il fatto è che l’Egitto ha diversi precedenti di disordini politici scatenatisi nel paese proprio a causa del forte aumento dei prezzi alimentari. E non solo: anche altri paesi come il Bangladesh e l’Indonesia hanno vissuto situazioni simili.

La stessa ONU, la scorsa settimana, aveva lanciato l’allerta: la guerra in Ucraina sta minacciando le forniture di colture di base fondamentali, cosa che potrebbe minare la sicurezza alimentare soprattutto nei paesi più poveri.

Il fatto è che l’Ucraina, da sola, forniva il 12% del grano mondiale prima della guerra, mentre era il principale produttore al mondo di olio di girasole. Circa i due terzi delle esportazioni di grano erano già state consegnate prima dell’invasione da parte della Russia, ma ora tutto è bloccato. E si teme che gli agricoltori non riusciranno a seminare in primavera se i combattimenti continueranno.