Exilles: quadro di Mussolini in un’osteria, tenta di toglierlo e viene aggredito

Un ragazzo tenta di rimuovere il quadro di Mussolini da un'osteria di Exilles, in Valle di Susa, che aveva già fatto discutere i clienti, e per questo viene aggredito: alcuni giovani organizzano un presidio antifascista.

Exilles: quadro di Mussolini in un’osteria, tenta di toglierlo e viene aggredito

Quel quadro di Mussolini, appeso in un‘osteria di Exilles, aveva già fatto discutere, prima che in questi giorni un ragazzo venisse aggredito per aver tentato di rimuoverlo dal muro.

I proprietari dell’albergo e ristorante “Osteria degli Archibugi” erano già finiti al centro delle polemiche social nel dicembre 2019, quando una coppia, di ritorno da un weekend, denunciò su Facebook la presenza di quel quadro appeso alla parete. Loro però avevano assicurato tutti quanti: state calmi, avevano detto i proprietari, noi non siamo mica fascisti, e questa non è apologia. È che siamo in un luogo dalla storia militare, e abbiamo pensato di portare nel locale un po’ di quell’atmosfera. D’altronde, chi non vorrebbe cenare sentendosi un po’ in trincea? Eppure, noi qualche dubbio sulla giustificazione l’avevamo espresso già allora, dopo aver constatato che oltre al quadro attaccato al muro, pure le pizze erano a tema, con una bella “Dux” presente nel menu. Ma vai a sapere, forse era condita con olio di ricino.

Oggi però i dubbi si fanno più forti, dopo che un ragazzo è stato malmenato per aver tentato di togliere il quadro dalla parete. C’è chi parla di un pestaggio in piena regola, interrotto da alcuni passanti che sono intervenuti in difesa del giovane.

Questa, infatti la testimonianza di un cliente che, insieme ad altri Valsusini, ha partecipato a un presidio di protesta organizzato davanti all’Osteria: “A Exilles (Val di Susa) è stato malmenato un ragazzo di 16 anni da parte di avventori e personale dell’Osteria degli archibugi- Il giovane aveva (giustamente) rimosso un quadro con il busto di Mussolini appeso all’interno del ristorante, insieme ad altre schifezze fasciste. Ci eravamo andati a pranzo (ignari) e siamo stati costretti a pagare di fianco a un fascio littorio di 40 cm ostentato alla cassa. Ora il ragazzo porta un collare e non ha visto di peggio grazie all’intervento di alcuni passanti che hanno interrotto il pestaggio, aizzato dalla proprietaria”.

Speriamo che i proprietari, in nome della loro cultura storica e militare non decidano di lanciare pentolate d’olio bollente sui nemici.

[Fonte: Open]