Il New York Magazine definisce la burrata un “grosso blob noioso”: il web non perdona

Il food writer Tammie Teclemariam del New York Magazine ha stroncato la burrata definendola un "grosso blob noioso". Solo che il web non lo ha perdonato ed è insorto

Il New York Magazine definisce la burrata un “grosso blob noioso”: il web non perdona

Il web non ha ancora perdonato la food writer del New York Magazine che ha definito la burrata come un “grosso blob noioso”. Lei si chiama Tammie Teclemariam , e a un un certo punto della sua carriera deve aver pensato che definire la burrata come un formaggio “sopravvalutato” fosse una buona idea. Peccato solo che gli estimatori della burrata siano insorti e abbiano cominciato a difendere la loro burrosa beniamina a spada tratta. O forchetta tratta, in questo caso.

La food writer a cui non piace la burrata

proteste

Considerando che è lecito che non a tutti nel mondo piaccia la burrata, ecco che se a scriverlo è Fragolina95 su Twitter è un conto, ma se a metterlo nero su bianco è una persona che del cibo ha fatto il suo mestiere, ecco che scatena un dibattito decisamente più acceso. Il che ci sta: se scriveva “mamma mia quanto è buona la burrata”, avrebbe ottenuto un’attenzione minore.

Comunque sia, questo è il post su Twitter della food writer:

Seguito poi da quest’altro quando si è resa conto del flame che aveva generato:

Diciamo che è stato come gettare benzina sul fuoco. Per Tammie Teclemariam gli aspetti negativi della burrata sono più numerosi degli aspetti positivi: l’involucro di mozzarella ripiena di stracciatella e panna per lei è solo una “densa palla di latticini freddi” che costa 20 dollari.

Nel pezzo che ha scritto Tammie parla dell’uso eccessivo e poco originale di questo formaggio nei ristoranti. Per lei ormai la burrata ha preso il posto del cavolo come alimento base. Troppo spesso la burrata diventa il punto focale del pranzo, una densa massa di latticini freddi spruzzata di contorni stagionali al prezz di 20 dollari.

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Inoltre per lei, in alcuni casi, la burrata è stata più un inconveniente che un piacere, come quando ha preso una fetta di pizza con burrata e, seguendo le istruzioni, si è ritrovata con una montagna di formaggio cremoso che aveva travolto tutti gli altri ingredienti della pizza.

I fan della burrata, però, non hanno preso benissimo queste sue affermazioni e si sono riversati in massa nei commenti per difendere la loro amata burrata:

  • “Che ti ha fatto di male?”
  • “Il fatto è che la burrata realizzata da veri artigiani e fatta con latte di qualità superiore è dannatamente eccellente. È anche vero, però, che è molto raro trovare una burrata negli USA che si avvicini a quella che comunemente compri in Italia. Una burrata noiosa è noiosa… una burrata grande è eccellente”
  • “Basta con il formaggio magro”

La maggior parte dei fan della burrata hanno sostenuto che il problema non sia la burrata in sé, ma con la qualità di quella offerta nei ristoranti. Nella questione è intervenuto anche uno chef professionista che le ha fatto notare quanto fosse stato irritante leggere il suo editoriale. Questo perché la burrata richiede pazienza e manodopera. E l’ha invitata a non scrivere niente se non aveva nulla da scrivere.

Ovviamente c’è anche chi ha dato ragione Tammie. Qualcuno ha concordato sostenendo che era stanco di trovare la burrata dappertutto in quanto andava gustata con un contorno semplice. Altri ritengono che sia ora di smetterla di considerare la burrata come un condimento in quanto deve essere la protagonista.