Forlì: gli spazi dell’ex Eataly diventano Casa Romagna con bar, ristorante, pasticceria, birreria e mercato

A Forlì, in quelli che furono gli spazi dell'ex Eataly, dovrebbe sorgere Casa Romagna, progetto food con bar, ristorante, pasticceria, birreria e mercato.

Forlì: gli spazi dell’ex Eataly diventano Casa Romagna con bar, ristorante, pasticceria, birreria e mercato

Vi ricordate di quando a Forlì c’era Eataly? Era il 2015 e aveva appena aperto i battenti la succursale forlivese, in piazza Saffi. Solo che poi era arrivata la pandemia e anche Eataly ha chiuso temporaneamente i battenti. Solo che la chiusura di Eataly Forlì si è prolungata oltre il previsto fino a quando non è arrivata l’ufficialità: il marchio avrebbe abbandonato Forlì. Ma adesso, al suo posto, dovrebbe arrivare una nuova proposta food, più “locale” diciamo: ecco Casa Romagna.

Casa Romagna dovrebbe sorgere in quello che un tempo era il palazzone di Eataly, finora rimasto vuoto. La struttura appartiene alla Fondazione Cassa dei Risparmi che, insieme al comune, da qualche tempo sta pensando a come riutilizzare tutti quegli spazi. Qualcuno aveva pensato di trasformare il palazzo in un punto di ritrovo per gli studenti universitari, ma alla fine l’ha spuntata un nuovo progetto food: Casa Romagna, per l’appunto.

Eataly-dehor

Pare che il progetto sia pronto. Al piano terra sorgerà un dehors con annessi bar, pasticceria, birreria e mercato contadino. Salendo ai piani superiori ci sarà la zona di vendita dei prodotti gastronomici del territorio, con tanto di spazi espositivi e altri lasciati ad uso degli studenti universitari.

Salendo ulteriormente ci sarà non solo il ristorante, ma anche la zona dove verranno organizzati corsi di cucina con Casa Artusi di Forlimpopoli. E un’altra area dedicata agli studenti universitari.

La Fondazione Cassa dei Risparmi ha precisato che non gestirà Casa Romagna, ma il progetto sarà guidato da ben tre manager:

  • uno per la ristorazione
  • uno per la promozione
  • uno per la vendita

Questi tre dovranno poi fare rapporto a una persona che tenga d’occhio la sostenibilità finanziaria dell’impresa (anche per evitare di dover chiudere tutto poco dopo come successo ad Eataly). Fin qui tutto molto bello, ma adesso parte la sfida: quali imprese e aziende decideranno di occupare gli spazi vuoti dell’edificio? Per ora non è trapelato nessun nome, ma quello che si sa è che non ci saranno aperture simultanee in modo da spingere la gente a frequentare il posto più e più volte.