Genova: pescato (e subito liberato) uno squalo mako

Genova: pescato (e subito liberato) uno squalo mako

A Genova due increduli pescatori hanno gettato l’amo e si sono ritrovati attaccati alla lenza uno squalo mako. Fortunatamente Paolo Vassalli e Simone Ferrante, riconosciuto lo squalo, hanno subito cercato di liberarlo dopo averlo pescato.

Tutto è accaduto sabato mattina scorso vicino alla diga foranea di Genova. Paolo spiega che stavano dirigendo a est in modo da trascorrere il fine settimana in mare, davanti a Rapallo. Così, mentre navigavano, hanno deciso di provare a pescare qualcosa, non si sa mai.

A circa un miglio di distanza dalla diga, all’improvviso la lenza si è tesa e hanno cominciato a tirare, sperando in qualche bel pesce. Solo che man mano che recuperavano, hanno visto prima la pinna, poi il muso e infine il colore. Solo quando il pesce è stato molto vicino alla barca, hanno capito cosa avevano catturato: era un giovane squalo mako.

squali

I due, stupefatti, hanno fatto qualche foto o video, altrimenti nessuno avrebbe creduto alle loro parole (come da tradizione, infatti, è difficile credere alle parole di un pescatore). Tuttavia i due hanno anche cominciato a pensare a come poter liberare il pesce. Mentre riavvolgevano lentamente la lenza e escogitavano un sistema per liberarlo, ecco che lo squalo ha deciso di prendere in mano, anzi, in pinna la situazione e si è liberato da solo.

Al che i due pescatori devono aver tirato un sospiro di sollievo visto che, guardando i dentini dello squalo, si stavano chiedendo come fare per liberarlo senza rimetterci una mano, visto che il cucciolone era comunque lungo un metro e mezzo. Lo squalo, però, dopo aver smesso di opporsi, appena arrivato vicino alla barca ha tirato un paio di strattoni e si è liberato dall’amo, tornando così in mare.

Ma è poi così raro vedere uno squalo mako nel mar Ligure? Secondo Fulvio Garibaldi, docente del Distav, non si tratta di avvistamenti rari: lo squalo mako è una specie protetta nel Mediterraneo e, per i prossimi due anni, anche nell’oceano Atlantico. Tuttavia il loro numero fino al 2010 era in calo, anche se adesso sono arrivate nuove segnalazioni, il che potrebbe voler dire che la popolazione sta finalmente aumentando di nuovo.