Giappone: le aziende di liquori ci provano con le bevande analcoliche per attirare la Gen Z

A quanto pare in Giappone le aziende di liquori stanno investendo parecchio nelle bevande analcoliche: cercano di attirare la Gen Z.

Giappone: le aziende di liquori ci provano con le bevande analcoliche per attirare la Gen Z

Andiamo in Giappone perché qui le aziende di liquori hanno deciso di dedicarsi alle bevande analcoliche. Il motivo? Cercare di accalappiare la Gen Z. Il fatto è che, al momento, vanno per la maggiore le bevande a basso contenuto alcolico.

La pandemia ha accelerato questro trend, con le persone che sono maggiormente attente alla salute. Anche in Giappone si è sentita parecchio questa tendenza, complice anche il fatto che i giovani bevono molto di meno rispetto alle generazioni precedenti. Di fronte a un costante calo delle entrate derivanti dalla vendita di alcolici, ecco che l’ufficio delle imposte giapponese ha lanciato un concorso per cercare nuove idee su come stimolare la domanda fra i giovani.

drink analcolico

Inoltre i principali produttori di bevande giapponesi stanno cercando di crescere anche fuori dal paese. Ma cosa stanno facendo in casa le aziende nipponiche per migliorare l’esperienza al bar per i non bevitori? Per esempio creando delle “birrerie all’aperto” dove servire bevande analcoliche. Queste “birrerie all’aperto” sono una tradizione estiva giapponese. A Rappongi, una di esse, ha deciso di diventare analcolica: stop alla birra, spazio a cocktail analcolici e al vino analcolico. E a quanto pare i giovani hanno gradito, tanto che molte aziende stanno vedendo dei riscontri positivi nella vendita di tali bevande.

L’azienda Kirin Holdings Co, per esempio, ha notato un raddoppio delle vendite dei suoi vini, cocktail e birre analcoliche rispetto ad un anno fa (nel corso degli ultimi tre mesi). Anche la Sapporo Holdings Ltd ha dichiarato che le vendite di birra a basso contenuto alcolico e di birre analcoliche sono aumentate del 20% nel corso del primo semestre dell’anno, con una diminuzione del 4% delle vendite della birra in lattina.

Molti bar, poi, si stanno attrezzando per creare ambienti che siano ospitali e attrattivi per i non bevitori. Lo scopo di tali bar è valorizzare i clienti che non possono bere in modo che possano recarsi felicemente nei locali insieme a persone che bevono. In questo modo è anche possibile ottenere più clienti.